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Mancini: “Volevo Nasri e Cavani all’Inter. PSG? Parigi è bella”. Pastorello: “Ecco com’è andata con Evra”

Tra passato, futuro e qualche retroscena niente male. Roberto Mancini, in un’intervista a Telefoot, si è raccontato tra progetti, campioni allenati e colpi di mercato solo sfiorati. L’ex allenatore dell’Inter ha ammesso che sta valutando l’opportunità di tornare in panchina a partire dalla prossima stagione: “Adesso sono in vacanza, aspetto una buona cosa per la prossima stagione”. Il ricordo va ai tanti campioni allenati: “Il più grande giocatore che ho allenato? Direi Zlatan Ibrahimovic, Yaya Touré, Aguero. Sono in tanti, difficile sceglier. Il PSG non mi ha mai contattato. Nel calcio tutto può succedere, è un mondo strano. Il PSG sta giocando bene e ha un buon allenatore, vediamo cosa succede nel futuro. Poi Parigi è molto bella. Il PSG è una grande squadra. Balotelli? Mario ha delle grandi qualità, è molto giovane. Deve capire in fretta che la vita va veloce. Io lo facevo giocare quando aveva 17 anni, Deve tornare a essere il grande giocatore che era. Ho un legame forte con lui Nasri? Potevo portarlo all’Inter l’estate scorsa, ma costava troppo. Evra? L’OM ha un grande progetto, ci vogliono giocatori come Evra. Può essere davvero utile, l’età conta poco. Cavani? Lo volevo comprare quando ero all’Inter, stravedo per lui. Lo volevo anche al City. È un grandissimo giocatore”.

A Telfoot ha parlato anche l’agente Federico Pastorello. Ovviamente tanto mercato al centro della scena: “Evra? Ha bisogno di sentirsi importante. Quando ha capito che sarebbe stato complicato alla Juve, ne ha parlato con Allegri e hanno deciso che se c’era l’opportunità di partire a gennaio, non sarebbe stato costretto a rimanere. Il Manchester United? C’è stato un contatto fra Evra e Mourinho. Se ci fosse stata la possibilità di tornare, avrebbe fatto di tutto per andarci. La chiave della sua partenza all’OM è stata l’incontro con Zubzarreta“.