Mancini: “Oriundi? Lo fanno tutte le Nazionali. Zaccagni, ci sono delle motivazioni”
Le parole di Roberto Mancini: dalla situazione oriundi a Zaccagni e Balotelli
“La Nations League è importante. Se siamo arrivati due volte alla fase finale, qualcosa di buono abbiamo fatto. Proveremo a vincerla, prepareremo qualcosa come all’Europeo”. Parola di Roberto Mancini, intervenuto in occasione del rinnovo della partnership tra Tim e FIGC.
“Siamo stati felici di quello che è successo nel 2021, poi c’è stata la delusione ma poi abbiamo fatto bene in Nations League. Dobbiamo trovare una via di mezzo” ha dichiarato.
Italia, le parole di Mancini
Il CT ha commentato le ultime convocazioni, al centro di diverse discussioni per le scelte in attacco. Il nome più commentato è quello di Mateo Retegui, che ha scatenato il dibattito sugli oriundi in nazionale.
“Provate a fare la lista degli attaccanti convocabili in Nazionale. Qualcuno ci è rimasto male? Non deve succedere, devono pensare a fare gol e verranno chiamati. Il ricorso agli oriundi è una cosa che fanno tutte le Nazionali, é una polemica senza logica” ha spiegato Mancini.
“Balotelli? Penso che sia un capitolo chiuso. Zaccagni l’abbiamo fatto debuttare noi, il che vuol dire che ci crediamo. Ci sono delle motivazioni per la mancata chiamata, se è un giocatore è bravo io non mi diverto a non chiamarlo”.
Mancini ha poi proseguito parlando della situazione dei calendari, sempre più fitti e con meno possibilità di riposo: “È evidente che ci siano troppe partite, ma invece che diminuire sembrano aumentare… Il Mondiale allargato non mi piace perché aumenteranno ancora le partite, invece dovremmo dare modo ai calciatori di respirare”.