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Mancini: “Insigne può fare di più. Zaniolo mezz’ala, Kean…”

Le parole del CT della Nazionale Roberto Mancini.

L'allenatore della Nazionale Roberto Mancini ha parlato ai microfoni di Tutti Convocati. Da Messi a Balotelli, ecco le sue dichiarazioni: “Sono entrato in un momento abbastanza difficile per la Nazionale, forse uno dei più difficili negli ultimi 50 anni, non era semplice e dovevamo cercare di fare qualcosa non solo per un buon presente, ma anche per un grande futuro e abbiamo pensato che questa fosse la soluzione giusta. Abbiamo visto dei giocatori che hanno seguito agli Europei e che stanno giocando nelle Nazionali giovanili e non erano sconosciuti, si vedeva che avevano delle qualità. Li abbiamo chiamati, abbiamo visto che sono bravi, poi sono state bravi i club a farli giocare. Per quanto riguarda Zaniolo, Di Francesco lo ha messo subito in squadra. Se averli chiamati è servito sia a noi, sia ai club meglio così, è stato un vantaggio per tutti”.

Le ultime convocazioni dell’ultimo stage: “Abbiamo chiamato un po’ quelli che non eravamo riusciti a vedere, abbiamo chiamato quelli che erano stati lontani dalla Nazionale un po’ di tempo perché infortunati e poi i più giovani, molto giovani, ma volevamo vederli per capire che margini hanno e le qualità. Sono stati due giorni positivi, abbiamo conosciuto ragazzi bravi, che vogliono diventare giocatori molto forti e che avranno la possibilità di farlo, perché la tecnica ce l’hanno”.

"Zaniolo io lo vedo come una mezz’ala, l’ho conosciuto così e secondo me quello è il suo ruolo, può fare tutto perché è tecnico, ha fantasia, forza fisica, ha un gran tiro, è forte di testa: può fare di tutto. Gioca in Serie A da solo sei mesi, ha anche un cale fisico, mi sembra normale quello che sta succedendo. E’ un giocatore di grande prospettiva, così com’è Kean e come lo sarà Tonali”. 

"Insigne deve star tranquillo. Sicuramente per le qualità che ha può far molto di più. Poi quando un giocatore arriva verso i 28/29 anni, quella è l’età migliore: si è più maturi, si riesce a capire tante cose. Può fare molto di più, le qualità le ha, poi è chiaro che ci sono i momenti difficili, ma li si può solo abbozzare e continuare ad allenarsi seriamente perché poi passa”.

Balotelli e Mancini.jpg

"Balotelli lo conosco troppo bene, conoscendolo troppo bene io aspetto solo che lui continui a migliorare come sta facendo, ma non solo sotto l’aspetto dei gol come sta facendo. Lui nel campionato francese è come il PSG, ha qualità troppo superiori per quel campionato, quindi a volte fa gol senza nemmeno fare fatica, quindi lui deve fare fatica, deve lavorare e cercare di non prendere ammonizioni perché ne prende troppe. Quando sarà completo da questo punto di vista avrà la sua opportunità perché è un giocatore italiano, ha l’età giusta e speriamo che anche la sua maturazione continui a migliorare”.

"Kean anche lui è un ragazzo giovane, Allegri lo fa giocatore e ogni tanto lo lascia in panchina, è un ragazzo giovane e deve impare ancora tante cose, gioca sulla gioventù proprio perché a volte fa delle cose che non deve fare, poi fa gol, la porta la vede. Fisicamente può diventare devastante, se migliora anche sotto tutti gli altri punti di vista può diventare devastante, poi dipende da lui perché è ancora molto giovane”.

 

"Messi secondo me è al livello di Maradona, è un po’ più su rispetto a noi. Noi eravamo già ad alti livelli. Poi credo che oggi, rispetto a una volta quando i marcatori erano molto arcigni, picchiavano e nessuno vedeva e potevano farne di ogni, è leggermente più semplice, ma Messi è di un altro livello”.