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Matic, niente ‘Poppy’ sulla maglia: “Mi ricorda i bombardamenti nella mia città quando avevo 12 anni”

A pochi giorni dalla sfida dell’Allianz Stadium contro la Juventus, il Manchester United di Mourinho è riuscito a vincere allo scadere l’ultima gara di campionato e molto si è parlato – ancora una volta – della fatica fatta dai Red Devils contro il Bournemouth. A margine della partita, però, molto si è discusso anche di Nemanja Matic: il centrocampista, infatti, è stato protagonista di un dibattito legato alla sua decisione di non indossare il tradizionale papavero rosso, tanto famoso nella tradizione inglese, sulla sua maglietta.

La coccarda con cui gli inglesi ricordano i caduti in battaglia era normalmente presente sul petto dei compagni, ma le critiche piovute su Matić per la sua scelta volontaria non sono certo mancate. Così è stato lo stesso calciatore con una lettera aperta sul suo profilo Instagram a spiegare il perché della sua presa di posizione. “So benissimo perché le persone indossano Poppies, rispetto completamente i diritti di tutti e voglio mostrare la mia totale vicinanza a qualsiasi persona abbia perso i suoi cari a causa di una guerra”.

“Per me però si tratta soltanto di un ricordo di un attacco che ho vissuto personalmente quando ero un bambino di 12 anni che viveva a Vrelo e il mio paese venne devastato dal bombardamento che ha colpito la Serbia nel 1999. Pur avendolo fatto in passato, ho riflettuto e ora credo che sia corretto per me non esibire il Poppy sulla mia maglia. Non è un segno di disprezzo per un simbolo dell’orgoglio britannico e non voglio offendere nessuno, ovviamente. Tutti siamo il prodotto della nostra educazione e questa è una scelta personale che ho fatto per le ragioni che ho spiegato”.

Spero che tutti possano capire i miei motivi adesso che li ho resi pubblici e che io possa concentrarmi sulla squadra per le gare che dovremo affrontare prossimamente”, ha concluso Matic.

I recognise fully why people wear poppies, I totally respect everyone’s right to do so and I have total sympathy for anyone who has lost loved ones due to conflict. However, for me it is only a reminder of an attack that I felt personally as a young, frightened 12-year old boy living in Vrelo, as my country was devastated by the bombing of Serbia in 1999. Whilst I have done so previously, on reflection I now don’t feel it is right for me to wear the poppy on my shirt. I do not want to undermine the poppy as a symbol of pride within Britain or offend anyone, however, we are all a product of our own upbringing and this is a personal choice for the reasons outlined. I hope everyone understands my reasons now that I have explained them and I can concentrate on helping the team in the games that lie ahead.
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