Magrini e la rissa con il suo giocatore: “Non l’ho neppure toccato”
“Troppo rumore per un episodio normalissimo”. Lamberto Magrini è uno che non le manda a dire. Da domenica scorsa il suo Grosseto è la nuova capolista del girone E di Serie D grazie al successo ottenuto nello scontro diretto col Monterosi. Ma più che l’impresa sul campo, a fare notizia, era stata la sua espulsione dovuta ad una plateale ‘spintarella’ al suo calciatore Riccardo Cretella che aveva reagito male alla sostituzione.“Io non ho litigato col calciatore e non l’ho picchiato, è stato solo un gesto istintivo. Non l’ho neppure toccato” racconta Magrini a gianlucadimarzio.com. “Si è sollevato un polverone per nulla”.
“HA DETTO UNA FRASE PESANTE, MAI MANCARE DI RISPETTO AD UN COMPAGNO”
Ma cosa è accaduto esattamente in quei concitati secondi?: “Il ragazzo veniva da una settimana particolare per alcuni problemi alla schiena e aveva saltato qualche allenamento”, prosegue Magrini, “Tuttavia ci teneva molto a giocare questa partita essendo di Grosseto. Quando l’ho sostituito mi ha detto una frase pesante, poi, non contento, ha continuato a parlare dalla panchina, a quel punto ho accennato uno scappellotto per farlo smettere. Quando accadono certe cose non si manca di rispetto solo all’allenatore ma soprattutto al compagno che sta subentrando”. Qualcosa di simile avvenne lo scorso anno nel Milan tra Bakayoko e Gattuso quando i due ebbero un’animata discussione davanti alle telecamere. Ma la letteratura calcistica è piena di liti tra allenatori e calciatori.
“CI SIAMO CHIARITI SUBITO, IL PROBLEMA NON ESISTE”
“Appena è terminata la partita ci siamo chiariti negli spogliatoi, alla presenza dei nostri dirigenti. Dopo una vittoria del genere c’è solo da abbracciarsi. Poi ci siamo risentiti in serata al telefono” rivela l’allenatore, “In realtà ho ricevuto anche un sms dal suo papà”. Cretella è un calciatore importante che ha già vinto dei campionati. Ho bisogno di lui e deve essere un esempio per i più giovani. I cambi fanno parte del calcio”. Tra l’altro proprio ‘la girandola di sostituzioni’ è un marchio di fabbrica di Magrini: “Faccio cinque cambi a partita. Sempre. Cosi tengo tutti sulla corda. Immagina se dovessero incazzarsi ogni volta”.
“L’ESPULSIONE? ACCETTO LE REGOLE”
“L’arbitro mi ha espulso su indicazione del guardalinee, ho avuto modo di parlare anche con loro. Posso non condividere ma se le regole sono queste bisogna accettarle”. Caso rientrato dunque e tutti al lavoro: “Deve essere chiara una cosa. Io ho un carattere forte ma mi vanto di avere un rapporto franco e leale con tutti i calciatori, proprio il gruppo è l’anima di questa squadra che sta facendo qualcosa di straordinario. All’inizio della stagione nessuno avrebbe scommesso un solo euro sul Grosseto. In realtà di solito sono io a dover frenare l’istinto dei miei calciatori. Spesso devo fare da pompiere per spegnere l’eccessivo agonismo”. Storia chiusa? Lo sapremo presto. Magari al prossimo gol Cretella correrà verso la panchina. Questa volta per abbracciare il suo allenatore. E allora sarà pace vera…
Fabrizio Caianiello