#MadeinItaly, gli italiani all’estero – Conte e Ancelotti volano, per Zaza 15′ al Camp Nou
Altro week end, tante partite in giro per il mondo. E’ tempo di #MadeinItaly, di nuovo. Con Conte, che si arrampica sulla panchina e Ancelotti impassibile nonostante il +13. Due modi di vivere le partite ma stesso risultato: primi nei loro campionati. Come Carrera in Russia con lo Spartak. Zaza da ex juventino va in missione al Camp Nou, Gabbiadini si ferma sul più bello e Ferrara potrebbe lasciare la Cina.
FRANCIA – “Gioco per vincere e arrivare primo, possiamo farcela” aveva detto Balotelli in settimana. E in campo ce la mette tutta per trovare il gol ma non è mai pericoloso. L’allenatore Favre lo richiama in panchina a pochi minuti dalla fine: lui esce e… sorriso ironico. Verratti brilla e illumina il centrocampo del Psg. A tratti, però. Ma quando accende la lampadina crea sempre pericoli. Doppio assist di Battocchio in Ligue 2 e tris del Brest. Italiani contro, perché dall’altra parte in panchina c’è Marco Simone, che con il Laval (ultimo) non vince da due mesi.
GERMANIA – Sopracciglio alzato e sguardo di ghiaccio. Carlo Ancelotti impassibile nonostante il +13 sul Lipsia e il titolo ormai a un passo: “E’ un vantaggio importante – spiega dopo la vittoria contro il Borussia Monchengladbach – dobbiamo continuare a giocare come stiamo facendo nell’ultimo periodo”. Perde il Mainz e il gol arriva sulla fascia di Donati.
INGHILTERRA – Il “come on” di Conte urlato al cielo dopo il gol di Cahill. La trazione sulla panchina per sfogare tutta la tensione. Come un portiere sulla traversa. Perché stavolta ha sofferto e ha rischiato, poi il gol di Cahill e i tre punti che pesano come un macigno. “Antonio, Antonio” continuano a cantare i tifosi da mesi, “Abbiamo dimostrato di voler vincere, è un successo importante” dice lui. Possono essere punti decisivi per il campionato, perché allunga su City e Liverpool e la squadra più vicina è il Tottenham a -10 dal Chelsea. Da una parte Conte dall’altra Mazzarri, due facce opposte della stessa Premier. Quarta partita senza vittoria per il Watford, secondo ko di fila. Sfortunato Gabbiadini, che proprio quando sembrava rinato è costretto a fermarsi per un infortunio: sostituito dopo 30′ nella gara tra Southampton e Tottenham, dovrà anche rinunciare alla chiamata in Nazionale. Giornata nera per Ranocchia: quattro gol subiti e i giocatori dell’Everton che arrivavano da tutte le parti. Ancora a secco Borini, 0-0 del Sunderland ultimo in classifica (Mannone in panchina), mentre Prandelli ammette di aver rifiutato la panchina del Leicester dopo il trattamento riservato a Ranieri (“C’è stato un approccio, ma ho subito detto no: non si va in un posto come quello dopo che hanno trattato Ranieri in quel modo”)
SPAGNA – Non è il momento migliore per Nicola Sansone, continua a rincorrere un gol che manca da undici partite. Lasciato solo lì davanti contro il Las Palmas, soffre tanto e conclude poco. Non benissimo neanche Soriano, che parte trequartista e finisce esterno di centrocampo, sostituito da Bakambu a 5′ dalla fine. Aspettando Juve-Barça, un check sulla squadra di Luis Enrique l’ha fatto Zaza, entrato nell’ultimo quarto d’ora nella sconfitta del Valencia al Camp Nou. E’ sempre la stessa storia: avversario solo davanti la porta e Sirigu puntualmente battuto. Stavolta è toccato al Betis, che ha vinto 2-0. Può farci poco il portiere italiano, fatto sta che l’Osasuna ha la peggior difesa della Liga (67 reti subite) e la corsa verso la salvezza si fa sempre più in salita. Dall’altra parte fuori Piccini per squalifica. In Segunda il Girona perde lo scontro diretto per la promozione (+8 dalla terza) ma Samuele Longo trova la quarta rete nelle ultime quattro partite.
LE ALTRE – Il derby tra Lokomotiv e Spartak Mosca parla anche un po’ italiano: Carrera si sbraccia in panchina ma finisce 1-1, +6 da Cska e Zenit che vince con Criscito in gol su rigore. SuperMario, sempre una certezza. Balotelli? No, Fontanella. Gioca nel Floriana, a Malta, e quest’anno ha segnato dodici gol in campionato, spesso schierato fuori ruolo da esterno di centrocampo. Per un Italia che brilla in Europa c’è chi non se la passa benissimo dall’altra parte del mondo. Sembra ormai al capolinea in Cina l’avventura di Ciro Ferrara al Wuhan Zall, seconda divisione: il club non è soddisfatto di questo inizio di stagione (un punto in due partite), e, nonostante la miracolosa salvezza dell’anno scorso, la sconfitta (gol di Bojinov) contro il Meizhou potrebbe essere decisiva.
Francesco Guerrieri (@francGuerrieri)