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Lucho Rodriguez, la perla del Liverpool che regala il Mondiale U20 all’Uruguay

La storia dell’attaccante dell’Uruguay Sub-20 e del Liverpool di Montevideo, Luciano Rodriguez

Fino a qualche tempo fa il giorno prima della partita lo trovavi a giocare per strada con gli amici e i vicini di casa del barrio Los Bulevares davanti al cimitero La Teja. Un’abitudine che Luciano Rodriguez ha dovuto perdere. Oggi, l’attaccante del Liverpool di Montevideo e dell’Uruguay Sub-20 ha segnato il gol di testa della storica vittoria della Celeste in finale del Mondiale Sub-20 contro l’Italia, dopo i 5 in 8 giornate al Sudamericano in Colombia lo scorso febbraio. Le prestazioni del classe 2003 avevano attirato l’attenzione anche di Suarez che su Twitter gli aveva scritto: “Estás loco! Impresionante. Golazo de crack”. 

 

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Credit: AUF/Uruguay

 

In Colombia aveva ricevuto la visita dei genitori, i quali sono separati da diversi anni. La mamma lavora come donna delle pulizie in una clinica, mentre il padre è un operaio. “Vedere i miei emozionati e orgogliosi di vedermi giocare a calcio è la cosa più bella che mi potesse accadere. Solo loro sanno quanto ho lavorato per essere qui e che oggi siano qui con me è un sogno diventato realtà. Li amo con la mia vita, non esiste niente come la famiglia”, queste le parole di Lucho in una foto pubblicata su Instagram.

 

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Credit: AUF/Uruguay

 

 
Nell’Uruguay Sub-20 ha condiviso lo spogliatoio con il suo gemello Emiliano, anche lui attaccante. I due mellizos avevano iniziato a giocare insieme nelle giovanili del Bella Vista, ma a 14 anni erano sul punto di lasciare il calcio a causa degli scarsi servizi messi a disposizione dal club per andare agli allenamenti e per le difficoltà economiche della famiglia. Santiago Ostolaza, campione del mondo con il Nacional e coordinatore del Montevideo Wanderers, li segnalò a due persone che tutt’oggi sono i loro agenti. Grazie anche a  loro hanno continuato a giocare, ma in club diversi e più vicini a casa: Emiliano al Boston River, Luciano al Progreso.

 

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Tuttavia non è stato così semplice. Prima di esordire con il Progreso, Luciano è rimasto un anno fermo visto che il Bella Vista non voleva privarsene. A 16 anni poi le strade dei due gemelli si sono incrociate di nuovo, quando sono andati in prova ai brasiliani del Fluminense, prima di tornare in Uruguay e firmare il primo contratto da professionisti. Luciano nello stesso anno è stato convocato dall’Uruguay Sub-18 e per la prima volta ha indossato la camiseta celeste. 

 

 
7 gol in 54 presenze con Los Aurirrojos, con in mezzo una retrocessione in Segunda e un infortunio alla spalla nel 2020 che lo costrinse a stare lontano dal campo per un anno. Tra fisioterapia e palestra, Luciano è stato supportato anche a livello psicologico e a dicembre 2022 è stato acquistato dal Liverpool di Montevideo per 466.000 euro per l’80% del cartellino. E il presidente de Los Negriazules, Jorge Bava lo ha definito così: “Per acquistarlo servono 15 milioni. È un giocatore totale perché segna, fa assist, è molto forte fisicamente e mentalmente. Ha classe. Gioca qualche minuto e lascia il segno. È molto bravo nell’uno contro uno e gioca su tutto il fronte d’attacco, come si è visto al Progreso. Ci sono centravanti che fanno gol, ma per un allenatore è molto importante avere un giocatore con queste caratteristiche: uno Mbappé uruguaiano. Non voglio fare paragoni di valore o di qualità, ma di stile e di completezza”. Anche per questo Luciano è soprannominato La Perla e adesso dopo il gol all’Estadio Unico Diego Armando Maradona di La Plata contro gli azzurrini di Nunziata si gode il presente in attesa del prossimo step, magari oltreoceano.