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Europa League, serata di black out: Admira-Slovan dura tre ore

Calcio d’estate, calcio di luglio, eppure già di partite ufficiali si tratta. In campo, ieri, il terzo turno preliminare di Europa League. Con il Sassuolo ad aprire la stagione delle italiane in Europa, ma non solo. Tra le altre sfide di giovedì 28 luglio, infatti, si è giocata la “partita più lunga”. Pareggio, supplementari e poi rigori? No. Semplicemente, mancava la luce.

O meglio: l’illuminazione ha fatto cilecca. Non una o due volte, ma per ben tre volte, tutte durante il secondo tempo, Admira Wacker-Slovan Liberec è stata interrotta. Motivo? L’impianto andato ko. Caldo austriaco, assenza di manutenzione o semplicemente sfortuna, sta di fatto che al 56esimo minuto di gioco la partita, allora sull’1-1, è stata sospesa per 30 minuti. Poi di nuovo la luce, il vantaggio dei cechi dello Slovan e buio che torna.

Altra pausa – di dieci minuti – prima di ricominciare e poi fermarsi di nuovo. Ancora un proiettore ko, ancora campo senza illuminazione. Con, in più, la sostituzione dell’arbitro per infortunio a rendere la situazione ancora più difficoltosa. In campo e fuori, col ds dei padroni di casa dell’Admira che ha definito “imbarazzante” tutta la vicenda. “Non si possono vedere scene del genere in ambito europeo”, ha poi aggiunto in un comunicato.

Sconfitta sul campo (1-2) e del campo, dunque, per l’Admira Wacker, che ha quindi deciso di rimborsare i presenti ieri allo stadio. Chi invierà il biglietto originale del match contro lo Slovan, riceverà il tagliando per una sfida casalinga di campionato a scelta tra quella del 6 e quella del 20 agosto, rispettivamente contro Scr Altach e Sv Ried Guntamatic. Per cercare di riguadagnarsi la fiducia dei tifosi, con sullo sfondo il ritorno di giovedì prossimo, per provare a centrare la qualificazione all’Europa League, dimenticando la “partita più lunga”: dalle 21:05 alle 23:45, che sia già ora la più lunga della stagione?