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L’U15 dell’Albania, poi Lugano e Sion. Recenti, allenatore giramondo: “Adesso studio e aspetto l’Italia”

Il suo modo di intendere e concepire il ruolo dell’allenatore è racchiuso in un ‘semplice’ concetto: Il calcio è studio. Una ricerca continua, dalle tribune degli stadi di tutti i campionati del mondo fino ai campetti di periferia, passando alle nozioni apprese sui libri. Tattica, metodologia, gestione del gruppo. Non si improvvisa nulla, tutto deriva dalla preparazione”, parola di Alessandro Recenti. 35 anni, professione allenatore. Giramondo, aggiungiamo noi. Prima la Nazionale Under 15 dell’Albania, poi le esperienze nella Super League svizzera inizialmente al Lugano, poi al Sion. Assistente tecnico di Paolo Tramazzani: “Una persona che ho conosciuto per la prima volta 10 anni fa a un corso di aggiornamento e con cui, con il passare del tempo, si è instaurato un rapporto di stima reciproca. E’ stato lui ad affidarmi la guida della Nazionale Under 15 dell’Albania, sempre lui mi ha voluto al suo fianco come assistente tecnico al Lugano e poi al Sion. Paolo è una persona splendida, oltre a essere preparato tatticamente come pochi altri”, racconta Alessandro Recenti a GianlucaDiMarzio.com.

Due mondi calcistici diversi: “In Albania ho trovato un calcio in crescita, un movimento che ha voglia di proseguire lo straordinario lavoro compiuto da Gianni De Biasi e Paolo Tramezzani. Quello svizzero è un calcio propositivo, che segue con attenzione gli sviluppi dei principali campionati europei”, racconta Recenti. Che entra poi nello specifico delle due avventure nella Super League: “A Lugano siamo arrivati a gennaio del 2017, la squadra era penultima a soli due punti di vantaggio rispetto alla retrocessione. A fine stagione arrivammo terzi centrando la qualificazione in Europa League. Poi Sion, esperienza diversa: i risultati non arrivavano, a ottobre siamo stati sollevati dall’incarico. Esperienza comunque che mi ha aiutato a crescere, a capire, a migliorare. Rientra tutto in un percorso”.

Ma la storia tra Recenti e il Sion non finisce in quell’ottobre sfortunato: “A febbraio vengo richiamato per guidare la seconda squadra, una bella esperienza anche questa che adesso da qualche settimana si è conclusa”. E nella quale ha allenato un giocatore che “in futuro farà parlare di sé, Hicham Kanis (cartellino di proprietà del Novara, ndr). Un ragazzo straordinario, uno sui cui puntare!”, prosegue Recenti. Che nel campionato svizzero è rimasto colpito da due talenti, secondo lui pronti per le big non solo italiane: “Michael Lang, terzino destro classe 1991 del Basile, e Kevin Mbabu, terzino destro classe 1995 di proprietà dello Young Boys. Il primo ha più esperienza rispetto al secondo,ma sono entrambi due giocatori da top club”, racconta Recenti. Che il desiderio di allenare nel calcio italiano a 35 anni lo coltiva eccome:Quello italiano è tra i principali campionati al mondo, l’ambizione c’è, ma io adesso penso a proseguire il mio percorso di crescita e ad arricchirmi sempre più professionalmente. Non è vero che in Italia non ci sono opportunità per i giovani allenatori, ma le occasioni bisogna crearsele e poi sfruttarle”. Come? Risposta scontata: “Con lo studio, il calcio è studio!”.