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Lo strano caso dell’Inghilterra: cinque portieri, nessun titolare

Oltremanica è la domanda da un milione di pounds: chi è il titolare in Nazionale? Perché nemmeno Gareth Southgate è riuscito a trovare la quadratura del cerchio: una poltrona per cinque nell’Inghilterra. Selezione dei Tre Leoni o dei cinque numeri 1? Quesito più che lecito, visto che nessuno dei papabili ha dimostrato di poter valere più degli altri quattro, meritandosi così la titolarità nelle idee di Gareth Southgate. Gordon Banks, Peter Shilton, Ray Clemence, David Seaman: insomma, la tradizione è una delle migliori. Eppure la parabola discendente della scuola di portieri inglese è iniziata tempo fa (come non menzionare David James, chiamat Calamity James per la sua tendenza alle papere), ma in questi mesi si è capito come forse sia in corso il punto più basso della storia in termini di portieri per l’Inghilterra. Joe Hart, Jordan Pickford, Nick Pope, Jack Butland, Fraser Forster: uno di loro sarà il titolare. Ma chi?

JOE HART

Perché sì: l’ex Toro, ora al West Ham, ha esperienza, grinta e tanta voglia. 75 presenze in Nazionale e un’età (31 anni ad aprile) che sa di maturità e, allo stesso tempo, di ultima chance.

Perché no: ricordate il discorso Calamity James? Ecco, Joe Hart ha regalato troppo spesso errori grossolani, soprattutto in Nazionale. E ora che al West Ham non gioca praticamente più (90 minuti in campo nell’ultima di Premier contro il Burnley dopo 3 mesi in panchina), è difficile vederlo titolare per l’Inghilterra.

JORDAN PICKFORD

Perché sì: l’età innanzitutto, perché il portiere dell’Everton ha 24 anni e la voglia di spaccare il mondo con le sue parate. Poi il talento, di quelli importanti, anche se non ancora sbocciato: 50 gol subiti in Premier League al primo anno da Toffee, dopo il trasferimento per 28.5 miioni di euro dal Sunderland

Perché no: la scarsa esperienza internazionale è senz’altro un fattore. In secondo luogo, il numero di presenze in Nazionale maggiore: una sola, troppo poco per affidare a un portiere il ruolo di titolare. Probabilmente andrà al Mondiale, ma non come numero 1.

NICK POPE

Perché sì: il classe 1992 di Cambridge è stato una delle sorprese di Southgate. 27 presenze, 11 clean sheet e appena 22 gol subiti, il portiere del Burnley avrebbe la fame di chi arriva in Nazionale a 26 anni da compiere, anche se…

Perché no: anche se non ha mai giocato un minuto con la maglia dei Tre Leoni, oltre a non essere propriamente il portiere di una big. Ma non sempre questi sono fattori limitanti.

JACK BUTLAND

Perché sì: la stagione allo Stoke non è delle migliori, con 51 reti subite. Però è da sempre considerato il futuro dell’Inghilterra, anche se non si può più parlare di un giovane (classe 1993, 25 anni): il futuro è oggi per Butland, che deve dimostrare il suo valore. 6 presenze in Nazionale, è potenzialmente il titolare.

Perché no: attenzione però, perché l’annata di Butland non è per niente positiva. E si sa che al Mondiale conta soprattutto la testa, che può fare la differenza a prescindere dalla squadra di club di provenienza. Conta la grinta, la voglia, le motivazioni: quest’anno spesso il portiere dello Stoke è stato carente in ognuno di questi fattori.

FRASER FORSTER

Perché sì: perché il numero 44 del Southampton in campo con la Nazionale si è sempre disimpegnato in modo discreto. 6 presenze anche per lui con i Tre Leoni, anche se la chiamata di Southgate è difficile che arrivi.

Perché no: il gigante ex Celtic ha perso il posto. Dal 30 dicembre scorso, infatti, il titolare del Southampton è Alex McCarthy, a dimostrazione di un’annata storta e forse di un calo di rendimento troppo esagerato per il portiere dei Saints, panchinaro fisso nel 2018.