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Livorno, Luci: ‘Nessun fioretto, per il derby serve l’elmetto’. Il messaggio del capitano ai tifosi

Pisa – Livorno, 25 chilometri di distanza, forse qualcosa meno. Da una parte l’ampia pianura segnata dalle foci dell’Arno e del Serchio. Dall’altra la Pineta del Tombolo, quella di San Rossore, l’Arno e altro ancora. Nel mezzo c’è un pezzo di storia, non solo calcistica. Domenica toccherà al pallone riavvicinare queste due realtà. Sarà un derby particolare perché non ci saranno tifosi in curva, così hanno deciso le due tifoserie dopo la disposizione del prefetto di Pisa di limitare l’accesso ai tifosi ospiti per problemi di capienza dello stadio nerazzurro: ‘Dispiace per la storia delle curve, si perde davvero tantocosì in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com Andrea LuciCapisco che ci sia molta attenzione per gli incidenti del passato e per tutto quello che è successo ma dispiace tanto‘.

Ci sono derby che per capirli fino in fondo devi viverli, devi attraversarli dal campo, devi respirarli dal profondo. Per il capitano del Livorno sarà il suo primo scontro con il Pisa ma la sua storia, 8 anni in amaranto fra serie A, B e C, gli permette di sapere bene a cosa andrà incontro: ‘Per il derby non serve il fioretto, ci vuole l’elmetto‘. Parole di capitano, grinta da capitano :‘Non ho mai giocato un derby, come sapete, e la partita di domenica si inizia a fare sentire. Sto facendo il conto alla rovescia. Ripeto con i tifosi sarebbe stata un’altra cosa ma spero sia un gran derby lo stesso‘. A rendere il quadro ancora più interessante Pisa – Livorno sarà anche prima contro seconda con la squadra di Luci capace di arrivare a questa partita senza una sconfitta e con il miglior attacco del girone: ‘Per ora stiamo andando davvero bene ma dobbiamo continuare, se fosse marzo sarebbe meglio perché saremmo già quasi in fondo. Non dobbiamo pensarci troppo ma cercare di dare continuità al nostro campionato‘.

Tavola apparecchiata, dunque, per domenica. E come se non bastasse sulla panchina del Livorno c’è anche uno degli allenatori emergenti più in vista di tutto il nostro calcio: ‘Sottil è un allenatore giovane con caratteristiche interessanti. Cura i dettagli in modo maniacale e non molla mai, dal primo giorno di allenamento fino alla partita riesce a trasmettere sempre la giusta carica. Ha la stessa grinta di quando era giocatore‘. Una squadra, quella di Sottil, costruita sul giusto mix di esperienza e gioventù: ‘Dei giovani mi ha colpito Perez, mi piace tanto e sono sicuro ci darà una grossa mano’. Non ci resta altro che il campo ma prima c’è il tempo per i messaggi a squadra, città e tifosi del capitano Andrea Luci:Se vinciamo non faccio niente di che, non faccio promesse, l’importante è vincere. Le promesse le farò se arriviamo in fondo in cima alla classifica. Perché quello che voglio è riportare il Livorno in B visto che ero in campo quando siamo retrocessi e sento la colpa di questo’.