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Liverpool-Roma, Di Francesco: “Giochiamo a calcio, stando corti e non cadendo nei loro tranelli. Anfield? Stadio bellissimo, atmosfera magica”

Ormai abbiamo imparato a conoscere l’Eusebio Di Francesco versione europea. Ironia e sicurezza nei propri mezzi, chiarezza e poca pretattica. Una sana abitudine confermata anche nella conferenza stampa pre Liverpool-Roma ad Anfield Road: “Affrontiamo un avversario molto aggressivo. Loro hanno una grande qualità, è la squadra che ha la maggiore capacità di verticalizzare nell’immediatezza. Un palleggio esasperato può facilitare la loro pressione. Veniamo qui per giocare a calcio, per imporre determinati concetti, sfruttare loro lacune e non cadere nel tranello. La differenza la farà rimanere nelle due fasi di gioco sempre corti. I concetti sono nati da tempo e mentalmente abbiamo acquisito maggiore forza. Mi auguro di poter riportare in campo questa forza mentale”.

Provando a non lasciare spazio a Momo Salah, l’avversario numero uno domani sera: “Non possiamo basarci su un calciatore solo. Il Liverpool non è solo Salah, ma i tre davanti sanno giocare insieme e non è poco”. Salah e Anfield, forse i due maggiori spauracchi: “E’ uno stadio bellissimo. GIà immagino l’atmosfera di domani, un ambiente al quale non siamo abituati, con i tifosi attaccati al campo. Noi dovremo farcia avvolgere da tante cose. Loro possono giocare in casa, noi avremo il grande affetto dei nostri tifosi e la forza di giocare insieme. È fondamentale essere ancora più squadra e riportare la prestazione nell’insieme collettivo, contro una squadra diversa. Dovremo essere al loro pari per poter competere”.

Poi Di Francesco non parla di modulo, “non parlo della formazione, ma Cengiz giocherà al 50%, al 50% Schick. Difesa a 3 o 4? Questa squadra ha assimilato due modi di giocare, devo decidere quale sarebbe la soluzione migliore. Non posso dare grandi indicazioni a voi e agli avversari. La cosa più importante è la mentalità che non deve cambiare”. Infine un pensiero alla Premier League: “Nel mio lavoro sei un professionista, ma il pensiero principale è tenermi stretta la Roma. Un domani, mai dire mai. È entusiasmante per tutti giocare e allenare in uno stadio inglese. Klopp ha detto che sa dire solo spaghetti in italiano? Allora io solo hamburger in inglese, siamo alla pari”.