Liverpool, Klopp sul rinnovo: “C’è tempo, non c’è bisogno di farlo ora”
Il manager dei Reds ha parlato dalla Notre Dame University, dove la sua squadra affronterà il Borussia Dortmund in amichevole, del rinnovo di contratto propostogli dal club e non accettato: “Non me ne andrò prima che il contratto finisca. Abbiamo tempo per prendere una scelta, non c’è bisogno di farlo ora”.
Un campionato perso per un punto, una Champions League conquistata e un'idea di calcio che entusiasma e coinvolge tutto Anfield. Jurgen Klopp ha conquistato il Liverpool e viceversa. Un'amore sbocciato quest'anno, ma cementato negli anni passati quando i Reds riuscirono ad arrivare prima in finale di Europa League e poi di Champions League dove, complici anche le papere di Karius, non hanno dovuto piegarsi al Real Madrid. Tutto fa pensare che la storia d'amore tra Klopp e il Liverpool possa continuare a lungo (come del resto vogliono i protagonisti) ma Klopp vuole andarci piano: godersi il momento senza legarsi per sempre. Nel calcio, come nella vita, tutto può cambiare da un momento all'altro e l'ex allenatore del Borussia Dortmund non vuole vincolarsi e vincolare la società ad un contratto lungo e con un ingaggio molto alto:
A maggio il presidente Tom Werner ha dichiarato che il manager “può restare quanto vuole” al Liverpool: il tedesco ha ancora tre anni a disposizione sul contratto di 6 firmato nel giugno 2016. Ma il rinnovo, proposto dalla scoietà con conseguente aumento dell'ingaggio, non arriva. Il manager tedesco ha affrontato l’argomento per la prima volta alla Notre Dame University, dove la sua squadra affronterà il Borussia Dortmund in amichevole: “Non riesco a immaginare il giorno in cui non sarò più manager del Liverpool, ma non è importante. Non voglio mai trovarmi in una situazione in cui le persone sono infastidite dal fatto che io sia ancora qui. È la verità. Nel calcio capita questa sensazione perché devi sempre essere in una situazione win-win. Adesso tutto va al 100%, vedremo per quanto tempo sarà così.
Ho tre anni di contratto, va tutto alla grande. Adoro questa squadra. Il gruppo è buono, ho l’età giusta per fare quello che devo fare. Ai proprietari piace quello che faccio, a me piace quello che stanno facendo loro. Non me ne andrò prima che il contratto finisca. Abbiamo tempo per prendere una scelta, non c’è bisogno di farlo ora". Parole responsabili di una persona pragmatica che ama quello che fa, la squadra che allena e soprattutto sa che anche le storie d'amore più belle bisogna godersele con calma senza affrettare i tempi.