Liverpool, Firmino sulle orme di Suarez: il giocatore più decisivo del 2016
Piattone sinistro dal limite dell’area piccola e… BAM! Manchester United schiantato 2-0 ad Anfield, nella sfida più sentita dal mondo ‘reds’. Lacrime di gioia. La Kop che inneggia il tuo nome. Che sia davvero la volta buona per il ‘nuovo Suarez’? Roberto Firmino non ci pensa, lui fa il suo mestiere. Quale? Fare gol: spesso decisivi, raramente banali. Infatti, il ragazzo nato a Maceiò nel 1991, adora mettere la firma nelle grandi sfide: quando si tratta di una “big” si trasforma in un killer spietato. Una sentenza: cartellino firmato e bottino pieno. “Troppo semplice segnare con le piccole, non mi diverto”, penserà probabilmente. Mai banale, come la sua storia calcistica. D’altronde, un brasiliano che dopo aver giocato nella Serie B brasiliana alla Figuerense ed essere stato scartato in un provino per l’Olympique Marsiglia, esplode calcisticamente nella piccola frazione di Hoffenheim, come potrebbe mai essere banale? Eppure, nell’Hoffenheim dal 2007 al 2011 sono esplosi tanti brasiliani, tra cui anche Luiz Gustavo: tutto il merito è dell’ex direttore sportivo Ralf Rangnick, grande scopritore di talenti in Sudamerica.
L’adattamento in Germania però non è dei più semplici: la saudade si fa sentire, eccome. Lui, dal canto suo, si fa notare più per essere una “testa calda” fuori dal campo, rispetto che per i gol e gli assist, senza dimenticare qualche allenamento a parte e qualche tribuna di troppo per punizione. Il ragazzo soffre, la nostalgia è tanta. Uno dei suoi moltepici tatuaggi recita in tedesco “la famiglia sopra ogni cosa” e non è un caso che proprio quando i suoi cari si trasferiscono in Germania nella casa dell’ex compagno Luiz Gustavo per stargli vicino, per lui inizi la risalita. L’esplosione vera e propria poi arriva nella stagione 2012/2013: la migliore per lui, ma la peggiore per l’Hoffenheim. Firmino si traveste da trascinatore e, giocando da trequartista e, all’occorrenza, da punta salva la propria squadra con una doppietta pesantissima nello spareggio salvezza contro il Kaiserlautern. Gol decisivi, appunto. Poi, i 22 gol e 16 assist nella stagione 2013/2014 sono leggenda. Atletico Madrid, Bayern Monaco, Manchester United e Zenit lo vogliono a tutti i costi, ma a spuntarla, sborsando circa 40 milioni di Euro nell’estate scorsa sono i ‘Reds’. Anche a LiverpoolA l’inizio non è incoraggiante, ma è con l’avvento di Klopp e del suo calcio ‘Heavy Metal’, fatto di velocità e gegenpressing, che il brasiliano si esalta. Finora 8 gol in campionato, tutti nelle ultime 13 presenze, senza dimenticare anche gli 8 assist. Tutti, o quasi, gol pesantissimi: due a testa per Arsenal e City, poi i gol a Sunderland e Crystal Palace e la doppietta contro il Norwich. Fino alla rete di giovedì, la prima in Europa League, ma probabilmente anche la più importante. Quale modo migliore per entrare nel cuore della Kop, se non segnare contro gli odiati ‘Red Devils’? A Liverpool ne sono certi: lo spettro di Suarez non è mai stato così lontano.
Alberto Trovamala