Salernitana, Liverani: “Ho bisogno di giocatori che provano a essere vivi”
Le parole dell’allenatore granata dopo la sconfitta per 3-0 rimediata a San Siro
Finisce 4-0 la sfida tra Inter e Salernitana, andata in scena a San Siro e valevole per la 25ª giornata di Serie A. Esordio da dimenticare per il nuovo allenatore granata, che nel post partita ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport.
Inter-Salernitana, l’intervista post partita di Liverani
In apertura Liverani ha commentato la prestazione: “Sicuramente sulla poca fiducia c’era da aspettarselo. Una delle situazioni che avevo voglia di capire era proprio questa, questo essere magari attaccato a un risultato, ad avere un po’ più di cattiveria, di fame, nel cercare di vincere i duelli. E invece noi abbiamo perso tutti i duelli, eravamo poco cattivi. C’è mancata quella fame, lè come se ci siamo concessi, che probabilmente l’Inter non ne aveva neanche bisogno. Noi non dobbiamo andare appresso agli eventi, dobbiamo avere la forza di cambiarli. Poi magari non ce la facciamo, però dobbiamo dare qualcosa di diverso a livello di segnali”.
Dopodiché l’allenatore ha parlato della strategia che vuole adottare nelle prossime settimane: “Io credo che una settimana intera mi dara una percezione un pochino più diretta, più vera. Come ho detto non ho la possibilità di aver instaurato un rapporto e conoscere i ragazzi, ci siamo visti tre giorni, quindi ad oggi posso prendere solo una strada che è quella della settimana del lavoro. Al 99% da qui alla fine la formazione la faranno loro: chi dimostrerà, chi vorrà dare. I segnali devono essere quelli dell’allenamento, non ho altre percezioni per poter schierare o capire. Chi vuole giocare me lo deve far vedere durante la settimana“.
“Sicuramente le difficoltà sono tante, sennò non staremmo al terzo allenatore e probabilmente non avremmo 13 punti. Proprio per questo qualche ragazzo che magari conoscevo meno, con voglia, con determinazione, anche con dei limiti probabilmente, però ha dato un segnale di voler essere vivo. Io ho bisogno di giocatori che provano ad essere vivi nella partita, avere quella sensazione di poter fare qualcosa. Gli occhi, gli sguardi, la fame… Devo andare a prendere questo inizialmente e poi piano piano metterci qualcosa che è tecnico, tattico. Però devo avere la percezione di chi vuole poter fare qualcosa di questo”.
Liverani si è poi concentrato sui singoli che potrebbero aiutarlo a dare una scossa al gruppo: “Il divario è stato sicuramente grande, enorme, è proprio questo quello che ho detto. Abbiamo giocato con tre difensori centrali che non credo che abbiamo fatto neanche 20 minuti di allenamento insieme. Quindi sicuramente oggi possiamo dire che Candreva può essere quel giocatore, ma io da stasera non posso tirare fuori un singolo. Questa squadra probablmente proprio per questo oggi si trova dove ci troviamo, perché qualcuno ha sempre pensato che qualche singolo potese risolvere la situazione. Io non credo che noi abbiamo singoli che lo possano fare, però abbiamo un leader tecnico: sicuramente Candreva, ce ne sono altri. Però poi questi, come altri, va messo sul campo, tutti i giorni, bisogna trascinare gli altri. Quindi io che non li conosco dall’inizio non ho tanto tempo per conoscerli tutti, e quindi per me la settimana diventa vitale”.
“Tchaouna ha cercato di dare una scossa. Oggi noi abbiamo giocato senza entrare troppo. Pellegrino è un ragazzo giovane, che ha dato tutto. Pasalidis credo che sia alla seconda partita, Boateng è un giocatore che è inattivo e per emergenza gioca senza allenarsi. Zanoli è un giovane che gioca da poco, sicuramente Manolas e Fazio possono essere due persone proprio per cercare di dare un’idea, una personalità e un pochino di equilibrio alla fase difensiva. Probabilmente se questa squadra ha sempre avuto questo problema negli ultimi due anni, prende sempre tanti gol, qualche difficoltà l’abbiamo”.