Pogba: “Juventus? Sono felice di stare al Manchester United”
Paul Pogba parla nella “sua” Torino in conferenza stampa alla viglia di Juventus-Manchester United: “Ronaldo? Fa gol come bere acqua”
Torna a Torino il polpo. E non si nasconde. Paul Pogba è protagonista della conferenza stampa di presentazione di Juventus-Manchester United. “Qui sto bene” dice Pogba, “abbiamo vinto l’Europa League il primo anno, che era il nostro obiettivo. E abbiamo pure riconquistato la Champions League. Penso anzi che possiamo sempre migliorarci, che è poi anche il mio obiettivo personale“. “Noi siamo il Manchester United” continua Pogba, “e non sempre ce ne rendiamo conto fino in fondo. Ci sono stati tanti cambiamenti, contro il Chelsea abbiamo giocato per esempio molto bene ed è una cosa positiva: quando si gioca così diventa tutto più facile“.
Sul suo ruolo: “Per me è indifferente. È l’allenatore a scegliere, anche sulla fascia di capitano. Se mi dà la fascia non cambia nulla per me. Io voglio giocare, fare bene, e fare il meglio per la società e per il club. Non mi cambia avere la fascia o meno“. Sul calciomercato: “La scelta di tornare al Manchester è stata mia. La Juve giocava in Champions, il Manchester in Europa League. So bene che negli ultimi due anni non siamo stati al top, ma io voglio aiutare questa squadra a tornare ai suoi livelli. Non rimpiango affatto la scelta di essere tornato qui, di giocare qui. E voglio tornare al top“.
Ancora sulla Juventus, Pogba decide di parlare in italiano: “L’arrivo di Ronaldo? Ho pensato che sia stato un gran bene per la Juve” risponde. “Avere in squadra uno come lui è sempre un piacere. Così come Messi o Neymar. Penso sia molto contento di essere qui e penso che sia una grande cosa per loro di avere un giocatore così, che ti fa gol come bere un bicchiere d’acqua“. Ma poi ribadisce: “Il mio futuro? Io sono contento di essere tornato qui e di essere in un grande club come questo, poi in futuro non si sa mai, si vedrà. Il mio rapporto con Mourinho? Allenatore-giocatore, giocatore-allenatore. Come si dice sempre! È lo stesso che c’è in generale, tra tutti. Io faccio quello che mi dice: è l’allenatore, mi piacciono le sue decisioni, le prendo con felicità“.