Sempre decisivo, in Nazionale come nell’Inter: Davide Merola, il bomber classe 2000 che ricorda Montella
Due vittorie e una sconfitta (indolore) per la Nazionale Under 17 guidata da Emiliano Bigica nella Fase Elite del Campionato Europeo di categoria. Pass per l’Europeo in Croazia (3-19 maggio) conquistato e tanti giovani azzurrini in vetrina. Tra gli atri c’è Davide Merola, attaccante classe 2000 di proprietà dell’Inter. Meno di 80’ minuti giocati in tutta la competizione, ma autore di un gol fondamentale nella vittoria contro la Bielorussia. Riserva, direte voi. Nemmeno troppo, visto che Davide aveva trascinato i suoi compagni alla qualificazione alla fase Elite con due gol in due partite contro Serbia e Albania. Quando gioca segna, anche con pochi minuti a disposizione.
Perché Davide è decisivo. Basta questa parola per descrivere che tipo di attaccante è Merola. Brevilineo, muscolarmente già adulto ma con un senso del gol innato. Una di quelle cose che non si insegnano. E i numeri stagionali parlano per lui: 8 gol in 13 presenze con la maglia della Nazionale, partendo cinque volte dalla panchina e 17 gol con la maglia dell’Inter nel Campionato U17. Le premesse sono buone, buonissime. Di chi potrebbe diventare qualcuno, un giorno, se dovesse continuare così, soprattutto in campo. Ma quello che piace, soprattutto in casa nerazzurra è il suo essere già professionista fuori dal campo: serio, discreto, posato, riflessivo. Davide non ama i proclama, preferisce dimostrare con fatti. Pensa solo a giocare, far bene e crescere, perché le qualità con il pallone tra i piedi sono naturali e i numeri sono lì a confermarlo. Come caratteristiche ricorda Vincenzo Montella. Il paragone è di quelli pesanti, ma le qualità sono quelle. Ha una predisposizione innata al ruolo di centravanti, è impressionante il modo in cui protegge il pallone e si libera della marcatura dell’avversario. Rapido, esplosivo, ha un gran tiro con il piede mancino. Davide è sempre al posto giusto al momento giusto e segna gol come questo.
Serietà e testa al calcio, fin da piccolo, quando a 12 anni papà si trasferì a Milano per motivi di lavoro e lui lasciò la sua Santa Maria Capua Vetere, continuando ad inseguire il grande sogno di diventare calciatore. E l’Inter, capite subito le sue qualità, lo inserisce subito nelle giovanili. Il percorso di Davide in maglia nerazzurra inizia nei Giovanissimi Regionali B in cui mette a segno ben quarantuno gol, nella stagione successiva si conferma nei Giovanissimi Regionali A con altre ventinove reti. Poi il salto, sotto età, lo scorso anno negli Allievi Nazionali. Anche lì gol a raffica. Quest’anno la definitiva consacrazione con l’Under 17 Serie A guidata da Andrea Zanchetta. Di pari passo con la maglia dell’Inter arrivano le soddisfazioni con le varie Under azzurre. Un percorso con l’Italia fatto a braccetto (spesso in coppia in attacco) con l’altro gioiello classe 2000, quel Moise Kean già affacciatosi tra i ‘pro’ con la maglia della Juventus. Entrambi grandi prospetti del calcio italiano e tutti e due già sotto l’ala protettrice della scuderia di Raiola. Una certezza in fatto di giovani dal futuro assicurato. Donnarumma vi dice qualcosa? Merola-Kean, coppia gol bianconerazzurra, ma soprattutto amici e compagni di un’Italia sempre più verde… smeraldo.