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Lipsia, voce del verbo reinvestire

Lipsia, un nuovo ciclo dopo gli addii di Nkunku, Gvardiol e Szoboszlai

Vincere 3-0 contro il Bayern Monaco. Un risultato che, soprattutto in Germania, non si sente spesso. Il Lipsia, però, vorrebbe farlo diventare una cosa abituale. Il club della RedBull ha vinto la Supercoppa tedesca con un netto 3-0 sui bavaresi. Il club arriva da un’estate di cessioni di lusso ma, come ci ha abituato negli ultimi anni, sta reinvestendo sui prospetti.

 Un nuovo ciclo per il Lipsia

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Dani Olmo, autore della super tripletta contro il Bayern Monaco, era stato acquistato nel gennaio del 2020 dalla Dinamo Zagabria per 29 milioni: una cifra “irrisoria” per il mercato e i numeri di oggi.

La squadra allenata da Marco Rose, poi, ha perso tre pezzi da cento: Josko Gvardiol è passato al Manchester City per 90 milioni, Dominik Szoboszlai al Liverpool per 70 e Christopher Nkunku al Chelsea per 60. Con le altre cessioni minori sono arrivati ben 240 milioni per aprire un nuovo ciclo. 

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Lois Openda del Lens è arrivato per poco meno di 40 milioni insieme a Benjamin Sesko dal Salisburgo per rimpolpare il reparto offensivo: un classe 2000 e un 2003 che nella scorsa stagione hanno segnato insieme 37 gol. Anche Gvardiol è stato sostiuto con due prospetti interessanti: Castello Lukeba e Nicolas Seiwald, acquistati per un totale di 44 milioni rispettivamente da Lione e Salisburgo.

Il Lispia ha anche indebolito una rivale della Bundesliga, l’Hoffeinheim, assicurandosi le prestazioni del 24enne Cristoph Baumgartner: trequartisti tedesco, nelle ultime quattro annate in Germania ha segnato 27 gol. Infine, per non farsi mancare nulla, è arrivato in prestito anche Xavi Simons dal PSG

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Insomma, il Lipsia in entrata ha speso 151 milioni restando in positivo di 89 milioni: e se il buongiorno si vede dal mattino, sono soldi spesi bene per quello che il Lipsia vuole far diventare un’abitudine: vincere trofei e fermare il dominio Bayern in patria.