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Lippi: “Ancelotti è bravo, ma non basta: questa Juve è super”

Un passato da campione del mondo con la Nazionale italiana, e di anni gloriosi sulle panchina dei più prestigiosi club italiani. Il presente, invece, parla cinese, anche se probabilmente non durerà ancora troppo a lungo. Che si trovi in Asia oppure in Italia, però, per Marcello Lippi cambia poco, e la sua attenzione verso il campionato di Serie A non ne risente affatto. Intervistato nel corso della trasmissione Radio Anch’io Sport di Radio Rai 1, l’ex ct azzurro ha parlato della Juve, di Ancelotti, dell’addio di Marotta e della sua esperienza cinese:

“La sensazione è che la corsa scudetto sia già finita. Crescerà l’Inter, il Milan e tante altre. Ma il duello principale è quello tra Juventus e Napoli, e nonostante l’esperienza e la bravura di Ancelotti i bianconeri sono ancora di gran lunga superiori. L’addio a Marotta? I grandi gruppi prendono queste decisioni nei loro momenti di massimo splendore, noi non possiamo fare altro che prenderne atto, non abbiamo nulla di giudicare”

“Questa squadra più forte della mia? Non so, indubbiamente quella allenata da me e quella di oggi sono tra le più forti di sempre. Non mi sarei mai aspettato che Cristiano Ronaldo avrebbe lasciato il Real Madrid. Si è messo a grande disposizione della sua nuova squadra, al di là del suo stile di vita, legato inevitabilmente al suo stipendio pazzesco, credo che sia un ragazzo umile e il suo impatto è evidente”

“Domani in Champions Ancelotti deve inventarsi qualcosa di pazzesco per fermare un Liverpool che al momento è tra le migliori d’Europa e dunque del mondo. Roma e Juventus non penso si troveranno in grossa difficoltà, mentre l’Inter con il PSV dovrà stare attenta: hanno tanti giovani interessanti”

Gervinho? Il campionato cinese non è molto allenante, è pazzesco che sia tornato in questo stato di forma in Italia. Suppongo che ci sia voluta una forza di volontà pazzesca per tornare in questa condizione, molti giocatori arrivati alla sua età, verso i 30, pensando solo ad arricchirsi e si trasferiscono in Oriente”

“Io e la Cina? Il mio contratto scade il 31 gennaio 2019, al termine della Coppa d’Asia. Non so cosa succederà dopo, ma ho voglia di tornare a casa e penso che questa, per me, sarà l’ultima esperienza. La nostra nazionale è messa bene, Mancini è molto bravo e ci sono tanti giovani che oggi giocano titolari in Serie A. Sono pochi ma sono in gamba, ma ci sono stati periodi in cui la Nazionale Under 21 doveva andare a pescare in Serie C, altrimenti titolari non se ne vedevano da nessuna parte”