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L’Inter vola verso la Cina, la prima volta nel 1978: il futuro è anche il passato

Sguardo rivolto al futuro, non dimenticando il passato. Fra l’Inter e la Cina il matrimonio sta per essere consumato, il gruppo Suning è pronto a sbarcare nel calcio italiano. Sabato è prevista la partenza dello stato maggiore nerazzurro verso Nanchino, mentre l’arrivo di Thohir è previsto per domenica. L’annuncio, se tutto andrà per il meglio, può arrivare già lunedì. Non è però la prima trasferta cinese per l’Inter, che è stata la prima squadra italiana ad esplorare in tourneé il paese asiatico. È il 1978, il mondiale argentino è alle porte. Mazzola e Beltrami, i dirigenti nerazzurri, amano l’avventura. E allacciano rapporti diplomatici con la Repubblica Popolare Cinese, a soli due anni dalla scomparsa di Mao Tse-tung. Dall’Asia la risposta è entusiastica, il presidente Fraizzoli ci sta.

Si parte il 10 giugno, ma sono in molti a preoccuparsi per il lungo volo. Oriali è tesissimo, l’allenatore nerazzurro Bersellini lascia addirittura pronto il testamento prima di partire… Ma l’Inter arriverà in Cina, giocando anche quattro amichevoli. È anche l’occasione per un passaggio di consegne. Sandro Mazzola torna in campo per un giorno, nella sfida contro la nazionale di casa. Ad inizio ripresa, lascia il posto ad Evaristo Beccalossi, nuovo acquisto che farà impazzire San Siro.

Non sarà un esordio da ricordare, per il “Becca”: sostituito dopo cinque minuti. E perché? Due notti insonni, per il volo e per la prima trasferta con i compagni, nonché qualche bicchierino di troppo. Ma si sa, a volte la prima impressione è quella sbagliata. Beccalossi sarà un degno erede di Mazzola per i colori dell’Inter. Iniziare un nuovo percorso nel solco del passato. È un po’ anche la storia della nuova Inter, che riparte da quella Cina scoperta quasi quarant’anni fa per rilanciare il proprio futuro.