L’Improta di Riccardo: così si è preso il Bari
L’uomo
della domenica, anzi del sabato, per il Bari
arriva da Pozzuoli. Riccardo
Improta, classe
1993, è l’uomo copertina della formazione allenata da mister Fabio
Grosso in questo avvio di stagione. Quello realizzato oggi pomeriggio
alla Ternana nel secco 3-0 del “San Nicola” è il centro numero 5
in 6 partite di campionato: numeri da bomber, per un calciatore che
in carriera ha giocato davvero in tutte le posizioni. Esterno alto,
seconda punta, fantasista o laterale a tutto campo, per Improta poco
cambia: “L’essenziale
è giocare” è il
suo mantra. Applicato dagli esordi con Puteolana e Lanciano, passando
per Genoa, Juve Stabia, Chievo, Padova, Bologna, Cesena e Salernitana
prima dell’arrivo in Puglia. Conquistando anche una manciata di
presenze tra Under 19, Under 20 e Under 21: esperienze ricordate
sulla copertina della sua pagina Facebook.
10 maglie a soli 24 anni: se non è un record, poco ci manca.
“Speriamo che continui così” aveva pronosticato Franco Brienza
in settimana parlando del giovane compagno di squadra: Improta ha
risposto presente. Centro del 2-0 con serpentina su Valjent e tocco
preciso a ingannare Plizzari, ciliegina su una prova di sostanza e
qualità. Dopo Cesena, Frosinone e Cremonese, un’altra “vittima”
sul suo taccuino, e un record, le 7 reti a Padova nel 2014, nel
mirino. A due tiri di schioppo. E
pensare che nelle ultime tre stagioni aveva segnato solo tre reti:
una con il Bologna, zero nel Cesena (in un’annata condizionata
dalla gravissima lussazione anteriore con lesione plurima ai
legamenti e rottura del tendine rotuleo del ginocchio sinistro) e due
con la Salernitana.
“E’
un tuttocampista, sa attaccare e difendere, in questo momento ci sta
permettendo di portare avanti quello in cui crediamo”. Investitura
di Fabio Grosso,
allenatore che non ama parlare di singoli, destinatario Improta
junior. Già, junior perché a
casa Improta il calcio è il pane quotidiano:
i suoi fratelli maggiori, Umberto
(1984) e Giancarlo (1987), sono attaccanti e oggi militano in serie
D. Riccardo ascolta i loro consigli e matura, aiutato anche dalla
convivenza nel quartiere Poggiofranco, a poche centinaia di metri dal
San Nicola, con la sua compagna Valentina, che lo ha seguito a Bari,
il loro cane volpino, Simba, e si rilassa con un hobby: la pesca.
Stesso passatempo che caratterizzava un beniamino dei tifosi
biancorossi come Marino
Defendi, oggi
salutato con una standing ovation al ritorno a Bari con la maglia
della Ternana. Chi lo conosce bene lo definisce come un “lavoratore
instancabile”: lui corre quanto un maratoneta e carica il gruppo
sui social. Instagram è una tabella di marcia in rete: “Sempre
Tutti uniti , senza mai mollare niente” la gioia dopo il 3-0 di
questo pomeriggio. “Continuità e cattiveria in ogni minuto” il
suo monito.
Arrivato in estate dalla
Salernitana in coppia con Busellato, Improta era stato accolto senza
particolari entusiasmi dalla piazza. Rileggendo le sue dichiarazioni
estive, si intravedeva già una voglia di regalare sogni: “Ho tanta
voglia di dimostrare il mio valore e di mettermi in gioco. Prometto
a tutta Bari il mio grandissimo impegno per arrivare il più in alto
possibile. Spero sia l’anno giusto”.
Cinque reti in sei partite rappresentano il viatico. Per Riccardo da
Pozzuoli potrebbe essere davvero l’anno giusto. Tecnica, generosità
e fame, con il 16 sulle spalle: la ricetta è già scritta.