L’esordio a Catania, il gol a San Siro e la parentesi inglese. Gaston Ramirez torna in Italia, Giampaolo (e la Sampdoria) lo aspettano
Fray Bentos, una cittadina di 23mila persone, è il perfetto esempio di cosa sia il calcio per l’Uruguay. Un paese che è sinonimo di calcio e passione. Basti pensare che l’intera popolazione dell’Uruguay, circa 3 milioni di persone, è un terzo della Lombardia, la regione italiana più popolata. Eppure, questo piccolo stato sforna anno dopo anno dei talenti che hanno portato la Celeste a vincere due Mondiali (quello del 1930 e quello del Maracanazo 1950) e due Olimpiadi (considerate come Mondiali dalle parti di Montevideo).
A Fray Bentos è nato nel 1996 Lucas Torreira, centrocampista della Sampdoria. Normalmente sarebbe l’idolo del paese. Ma non qui, non in Uruguay. Perchè a Fray Bentos è nato anche Gaston Ramirez,il nuovo centrocampista offensivo della Sampdoria. Due ragazzi, nati nello stesso paese, che da domani giocheranno per la stessa squadra. Una storia quasi irrealizzabile. Ma siamo in Uruguay. Qua il calcio è una vocazione, non solamente uno sport.
Gaston Ramirez arriva nell’estate del 2010 al Bologna dal Penarol con tutte le aspettative del talento sudamericano. Un 10, mancino come “El Chino” Recoba, pronto a dare spettacolo in Italia a partire dalla trequarti offensiva in poi. Due stagioni da capogiro in Emilia. Il 26 settembre, un mese dopo il suo arrivo c’è l’esordio in A. In trasferta contro il Catania degli argentini, con un nuovo attaccante appena arrivato dal San Lorenzo che illumina il “Massimino”. E’ il Papu Gomez. Quel Catania è allenato da Marco Giampaolo, il nuovo allenatore di Gaston Ramirez alla Sampdoria, le loro strade si incroceranno di nuovo, questa volta a Genova. Il 23 gennaio 2011 arriva il primo gol in Serie A contro la Lazio. Saranno 12 i gol in totale, oltre a 7 assist in 58 presenze con il Bologna. Tra i 12 gol totali anche quello di San Siro il 22 aprile 2012 contro il Milan di Ibrahimovic. Finirà 1-1 a Milano, con tanti saluti al secondo scudetto di fila per la squadra allenata da Allegri. L’ultimo gol in Serie A, per ora, di Gaston Ramirez è contro il Catania, allenato da Vincenzo Montella. Un altro che di strada ne ha fatta.
Poi la chiamata della Premier League, il Southampton lo porta al St. Mary’s per 15 milioni e la sua carriera sembrava aver preso la via giusta. Il 29 settembre arriva anche il primo gol contro l’Everton su assist di Lallana, poi però tanti, troppi infortuni. La classe del trequartista uruguaiano non riesce a sfondare oltremanica. Con il Southampton saranno 55 presenze, 8 gol e 8 assist. Poi due prestiti, all’ Hull City (22 presenze, 1 gol e 3 assist) e al Middlesbrough (44 presenze, 9 gol e 7 assist) dove è sceso anche in Championship il primo dei due anni per ritrovare continuità.
Adesso la Sampdoria. Giampaolo lo conosce da quel 26 settembre, il giorno dell’esordio di Gaston Ramirez in Serie A contro il suo Catania. Oggi, quello che conta, è che sarà il fantasista della Sampdoria che sta rinascendo dopo le cessioni di quest’estate. Quel posto doveva essere prima di Ilicic poi di Sneijder che per diversi motivi più o meno aspettati non sono arrivati. Ora è il turno di Ramirez, pronto a tornare quello di Bologna. In blucerchiato troverà anche Torreira, nato nello stesso paese di 23mila persone in Uruguay. Genova non sarà per lui casa come Fray Bentos. Ma l’Italia, almeno per il calcio, lo è già stata.