L’Empoli ritrova Mchedlidze: doppietta e… selfie! Ecco gli altri autoscatti famosi del calcio
“Ha un potenziale importante, già da quando era ragazzino. Poi purtroppo è stato fortemente condizionato nel suo cammino a causa di alcuni problemi che non l’hanno fatto crescere”. Come dare torto a Martusciello. D’altronde dopo aver conquistato tre punti importanti in chiave salvezza le parole di stima non potevano che essere per Levan Mchedlidze. Anche per Skorupski, certo, visto il rigore parato ma più per il georgiano. Titolare a sorpresa contro il Cagliari al Castellani e autore di una doppietta (la sua seconda in A). Non segnava dal 31 maggio 2015 – data della sua prima doppietta con la maglia dell’Empoli – un’eternità per un attaccante. In mezzo tanti infortuni e problemi muscolari che l’hanno tenuto lontano dal campo. Un po’ un desaparecidos azzurro la scorsa stagione, assente dalla terza alla 19esima giornata, e costretto poi a saltare anche le ultime tre di campionato per squalifica. Adesso però Mchedlidze è tornato e l’ha fatto con una doppietta. E in più ha la fiducia di Martusciello: “Ha bisogno di lavorare con continuità – ha proseguito a Sky – anche perché ha trovato una buonissima condizione mentale”. L’obiettivo è sempre la salvezza e ora l’Empoli lo può continuare ad inseguire con un Mchedlidze in più che corre, segna, esulta e festeggia con un… selfie.
Sì, anche lui. Gol, corsa verso gli spalti, smartphone in mano e ‘Cheese!’. Selfie insieme ad alcuni tifosi. Una scena già vista su diversi campi, dall’Olimpico con Totti in primo piano e curva Sud come sfondo, all’Allianz Arena con Douglas Costa dopo il gol di ritorno da un infortunio. E come non ricordare Ardemagni, anche lui nel derby, segna il rigore del vantaggio del Perugia in casa della Ternana, festeggia ma vuole immortalare quel momento: chiede ad un fotografo il suo obiettivo e clik! Ma “il fotografo mi ha detto che non è venuta nemmeno una foto!”, peccato per Ardemagni e compagni, però la vittoria resta. Moda, mania, certo è che è arrivata anche in MLS grazie a Dom Dwyer, attaccante dello Sporting Kansas City, che replica questa scena ma alla fine viene anche ammonito. Un’esultanza 2.0 del calcio moderno, arrivata oggi anche al Castellani grazie al ritrovato Mchedlidze.