Leicester, Ranieri si commuove guardando un video di ringraziamento dei tifosi: “I miei sacrifici sono ripagati”
Il titolo per il Leicester è sempre più vicino, con Claudio Ranieri che nella piccola cittadina dell’ East Midlands è ormai paragonabile a un Dio. Gli elogi dagli addetti ai lavori si sprecano, i soprannomi di “Tinkerman” o “eterno secondo” sembrano ormai un lontano ricordo. In questi mesi, però, Ranieri non ha mai pensato agi complimenti ricevuti, mettendo davanti ad ogni altra cosa gli interessi della squadra e dei tifosi.
Proprio i tifosi, con un videomessaggio, hanno voluto ringraziare l’allenatore italiano per la stupenda “fairy tale” che sembra ormai prossima alla conclusione. Durante un’intervista, ad un Ranieri visibilmente emozionato è stato mostrato il collage di ringraziamenti. Una dimostrazione spontanea d’affetto nei confronti dell’allenatore italiano da tutta la città di Leicester. Riconoscenza che proviene non solo dai classici tifosi, ma attestati di stima che non hanno sesso o età. Si passa dai giovani ragazzi a signori di mezza età, fino ad un’attempata signora. Dalla fruttivendola del market cittadino, che mostra fiera il selfie proprio con Claudio, ad un gruppo di tifosi che si cimentano in italiano in un “Claudio bellissimo”, con annessi movimenti della mano che caratterizzano il concetto di ‘italiano’ in Inghilterra. Tutti con un comune denominatore, la gratitudine nei confronti di Ranieri. Nel video si sentono spesso le parole “proud”, “incredible”e “dreams”, termini legati a doppio filo con questa fantastica favola.
Ranieri artefice del sogno Leicester, dunque, e tifosi che non smettono di ricordarglielo: una serie infinita di “we love you” e “thank you” culminati dal “You are God” di un giovane tifoso vestito Foxes dalla testa ai piedi. Parole che l’allenatore difficilmente dimenticherà, perché come ammette lui stesso “io faccio questo lavoro per rendere felici tutti i tifosi e tutti i miei sacrifici sono finalizzati a questo”. Le lacrime non ci sono, come non ci furono a Sunderland ma scommettiamo che non riuscirà a trattenerle ancora a lungo.
A cura di Marco Juric