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Leghe Europee: “No ai Mondiali ogni due anni. Ok all’attuale FFP”

L’Ad di Lega Serie A De Siervo: “I Mondiali e gli Europei devono restare ogni 4 anni, no alla proposta della Fifa”

Le Leghe Europee, associazione che rappresenta le diverse leghe del calcio europeo, a partire dalla Lega Serie A fino alla Premier League e la Liga, hanno concluso nelle scorse ora un incontro a Milano per discutere gli argomenti più imporatanti del calcio internazionale.  

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Leghe Europee: “No ai cambiamenti proposti dalla Fifa” 

Fra i vari temi discussi, le Leghe Europee hanno respinto con forza le diverse proposte della Fifa per il cambiamento del calendario internazionale: dalla possibilità di disputare Mondiali ed Europei ogni due stagioni fino all’eventuale cambiamento delle finestre per lo svolgimento delle competizioni per nazionali, amichevoli e qualificazioni ai grandi tornei incluse.  

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La posizione delle Leghe Europee sul calendario internazionale e il Fair Play Finanziario 

Chiarissima dunque la posizione delle Leghe Europee dopo l’assemblea, come confermato dal comunicato ufficiale: “Le Leghe Europee presentano la seguente posizione sul Calendario Internazionale delle Partite a tutti i membri:
Nessuno spostamento dell’equilibrio del calendario tra le competizioni nazionali per club e le competizioni internazionali per club e squadre nazionali.
La Coppa del Mondo e gli altri tornei continentali devono essere giocati con la frequenza attualmente prevista.
Cambiamenti il più possibile limitati nelle finestre di rilascio internazionali
– Se certi cambiamenti devono avvenire, allora sempre con uno sguardo chiaro agli interessi di tutte le diverse leghe (estive e invernali). 
– Periodi di riposo per i giocatori da organizzare a livello nazionale“.  

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Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario (FFP), la posizione è simile. Le Leghe Europee non auspicano nessun cambiamento all’attuale struttura: “A seguito della timeline della UEFA per ottenere l’approvazione del nuovo regolamento FFP entro marzo 2022, le leghe hanno ribadito la loro ferma posizione in materia:

– Sostegno al rafforzamento del Club Licensing e del regolamento del Fair Play Finanziario a livello europeo per aumentare la sostenibilità finanziaria dei club;
Approvazione dei principi esistenti del FFP, compresa la limitazione dei contributi (degli investitori) al limite attuale/ragionevole. Si ritiene che la liberalizzazione diminuisca la sostenibilità finanziaria, faciliti modelli di business non sostenibili e porti a un’ulteriore inflazione del livello dei prezzi;
– affinché l’ecosistema calcistico europeo sia sostenibile a breve, medio e lungo termine, la EL ritiene che i club debbano operare con i propri mezzi (o, al massimo, con contributi limitati al livello attuale o quantomeno ragionevole). 
– Sostenere le misure per rafforzare l’attuazione del CL/FFP e i meccanismi sanzionatori, in modo da migliorare ulteriormente la disciplina e la razionalità delle finanze del calcio per club. 
– Salvaguardia:  1. Sostenibilità finanziaria; 2. Equilibrio competitivo; 3. Diversità dei club; 4. Autonomia dei club; 5. Interessi dei tifosi”.

Le dichiarazioni dell’Ad di Lega Serie A De Siervo

“Come Lega Serie A siamo allineati alla posizione di tutte le altre leghe europee. Nessun cambiamento nel calendario attuale, Mondiali e Europei devono essere disputati ogni 4 anni. Rigettiamo in toto la proposta della FIFA perchè danneggia le competizioni nazionali” così dopo l’assemblea delle Leghe Europee l’Ad di Lega Serie A Luigi De Siervo.  

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L’amministatore delegato è poi tornato anche sul tema Superlega: C’e’ imbarazzo rispetto alla mancata presa di posizione del nostro governo rispetto al procedimento sulla Superlega. Sapete cosa è successo in Inghilterra e cosa è successo in Spagna: oggi siamo nell’ultimo giorno utile, spero che il Governo ribadisca la propria posizione espressa tempo fa sui social media”.

Commento finale invece è stato sul mancato aumento delle capacità degli stadi al 100% della capienza da subito: “E’ un’altra occasione persa per tornare al 100%. Confidiamo nell’attività politica della Federazione e del Governo per riportare quanto prima la capienza massima di tifosi in tutti gli stadi d’Italia”.