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Lecce, parla Meluso: “A gennaio acquisti mirati ed efficaci. Caturano? È il nostro patrimonio”

Cellulare in mano e un numero, quello di Mauro Meluso, ds del Lecce, selezionato da un po’ di tempo. Lunedì sera, appuntamento fissato. Squilla a lungo ma dall’altra parte non risponde nessuno. Questa intervista, forse, “non s’ha da fare” più. Pochi minuti di attesa ed ecco la chiamata di ritorno: “Accidenti, non avevo sentito il telefono! Stavo guardando Cremonese-Alessandria, si è appena riaperta la lotta nel girone A…”. Sono passati appena 5 minuti, infatti, dalla rete di Brighenti, che ha rilanciato la Cremonese a sei punti dalla capolista. E l’occhio attento di Meluso non si è fatto sfuggire nemmeno questo.

Arrivato nel Salento la scorsa estate, il ds è stato l’artefice di una vera e propria rivoluzione della rosa del Lecce, con l’obiettivo di consegnare a Padalino un gruppo competitivo. Le ciliegine sulla torta, poi, sono arrivate a gennaio: Perucchini, Agostinone, Costa Ferreira e Marconi. Un portiere, un difensore, un centrocampista ed un attaccante. Mauro Meluso ha calato il poker, arriccchendo ancor più l’organico.

Interventi mirati ma, soprattutto, azzeccati. “Non è mai facile ambientarsi in una squadra quando si arriva a campionato in corso spiega Meluso ai microfoni di gianlucadimarzio.com -. Ma, oltre che grandi giocatori, abbiamo acquistato grandi uomini, che stanno dando tanto alla squadra anche dal punto di vista morale. Era proprio questa la nostra speranza”. La fiducia del d.s., finora, è stata ripagata alla grande. Merito dei giocatori ma soprattutto di Meluso che, nelle sue scelte, ha dovuto prendere in considerazione diversi fattori: “L’acquisto di Perucchini è stato per noi fondamentale – spiega il ds -. Visto il suo passato in giallorosso, sapevamo di poter contare sul suo grande rapporto con lo spogliatoio e con i tifosi. Non a caso Filippo è già un punto di riferimento per i compagni. Agostinone era ben conosciuto da Padalino, che lo aveva allenato nel Foggia”. In più Costa Ferreira e Marconi, che hanno fornito subito un contributo decisivo: “Per strappare il portoghese all’Entella ci abbiamo messo un po’ di tempo, la trattativa si è prolungata per circa due settimane – continua Meluso -. Tuttavia, quando il giocatore si è convinto che Padalino avrebbe potuto esaltare le sue caratteristiche, l’affare è andato in porto”. Sempre titolare nelle ultime uscite, Costa Ferreira è ormai un cardine del centrocampo del Lecce, e in più occasioni sabato scorso ha anche sfiorato la rete contro la Reggina.

Chi invece sabato scorso ha fatto centro è Marconi, acquistato in prestito dall’Alessandria e autore di un eurogol da fuori area che ha deciso la sfida contro i calabresi. “Michele è un grande attaccante, sa muoversi bene in area di rigore e può essere molto più di un vice-Caturano” spiega Meluso. Rubare il posto al capocannoniere del girone, però, sembra un’impresa piuttosto difficile. Magari sarà più facile vedere i due attaccanti in coppia… “Perché no? – commenta l’ex direttore sportivo del Cosenza – Nel 4-3-3 non sarebbe facile ma a partita in corso oppure utilizzando un altro modulo i due insieme garantirebbero diverse soluzioni offensive”

A proposito di Caturano, il mercato del Lecce non si ferma mai: l’attaccante napoletano, in prestito dal Bari, può essere riscattato dai giallorossi a fine stagione. “La mia volontà, così come quella della società, è quella di trattenere Salvatore: lui è un vero patrimonio per noi, un giocatore che farebbe la differenza anche in Serie B”. Parole importanti da parte di Meluso, che con il suo Lecce punta dritto alla Serie B. “Le avversarie? A me piace guardare in casa mia, però anche le altre contendenti per il primo posto hanno delle rose di un certo spessore. Certo, se sabato scorso Foggia-Matera fosse finita in pareggio…”. Al Lecce, certamente, avrebbe fatto comodo. Con il Foggia alle calcagna, invece, i giallorossi non possono concedersi distrazioni: “Questo campionato si deciderà a partire da fine marzo, sarà importante arrivarci con la testa giusta – spiega il ds -. In ogni caso, io credo nel mio gruppo: il nostro allenatore e lo spirito di squadra sono valori aggiunti”.

Sarebbe difficile pensare il contrario, dal momento che la rosa del Lecce è composta da elementi di grande livello, scesi di categoria per giocare nel club giallorosso. “È incredibile come il gruppo venga messo, da parte di ogni giocatore, davanti al singolo”, confessa Meluso. Ed è così che funziona alla perfezione, negli schemi di Padalino, l’alternanza di calciatori del calibro di Pacilli, Lepore, Torromino e Doumbia. Proprio il francese, nelle ultime gare, si è rivelato l’asso nella manica del Lecce: dato per partente in estate, è infine rimasto nel Salento, per poi diventare protagonista con la complicità degli svariati problemi muscolari di Torromino. “Abdou è fenomenale, le sue caratteristiche atletiche non si possono discutere. La scorsa estate aveva vissuto un brutto periodo e recuperarlo mentalmente è stato per noi fondamentale. È perfetto per il nostro allenatore!”, conclude Meluso.

Per questa volta, è perdonato per il ritardo…