La metamorfosi di Liverani: ecco come Fabio ha stregato il Lecce
Da un lato c’è lui, dall’altro il pubblico del Via del Mare. In mezzo, una fetta di torta dal sapore di Serie A. Fabio Liverani si prepara per la sua festa di compleanno, la seconda da allenatore del Lecce e da condividere con quasi 25.000 spettatori. Il desiderio da esprimere prima di spegnere le candeline l’ha già scelto, adesso restano da sciogliere gli ultimi dubbi di formazione: a un anno di distanza dalla partita contro la Paganese (LEGGI QUI), l’allenatore dei giallorossi è pronto per affrontare un altro big match a ridosso del suo compleanno.
Il 29 aprile 2018 il suo primo Lecce ha conquistato la promozione in Serie B. Adesso, in palio, c’è addirittura la Serie A. Per poter sognare in grande, allo stadio Via del Mare, Mancosu e compagni dovranno strappare 3 punti al Brescia di Eugenio Corini, nell’incontro in programma domani sera. Il regalo a Liverani, quest’anno, potrebbe arrivare con un giorno d’anticipo.
Lunedì prossimo Fabio Liverani compirà 43 anni. Tra un allenamento e l’altro, in vista della partita contro il Padova, Fabio si potrà concedere di festeggiare in famiglia, dopo un weekend di fuoco trascorso in ritiro con i giallorossi. Alle ore 21 di domani il suo Lecce, secondo in classifica, ospiterà la prima della classe, attualmente a +3 dai giallorossi e aritmeticamente in Serie A in caso di vittoria: i padroni di casa, infatti, devono ancora scontare il “turno di riposo” e hanno quindi giocato una partita in più rispetto alle dirette concorrenti. Lecce-Brescia potrebbe essere la sfida decisiva per la lotta-promozione, per i giallorossi potrebbe essere l’ultima grande occasione della stagione.
Non a caso, la capienza del Via del Mare è stata ampliata fino a un totale di oltre 26mila posti disponibili. Tra abbonamenti e biglietti venduti, a distanza di giorni dalla tanto attesa partita, già tre settori su quattro sono andati sold out: il pubblico, insomma, sarà quello delle grandi occasioni. E pensare che, poco più di un anno fa, tutto questo sarebbe parso davvero impossibile. Dal baratro della Serie C al sogno Serie A, il Lecce con Liverani è tornato a pensare in grande.
DALLA SERIE C AL SOGNO-SERIE A: L'EVOLUZIONE DEL LECCE DI FABIO
Arrivato nel Salento nel settembre 2017, Fabio si è presentato a Lecce con l’umiltà di chi sa quale traguardo deve raggiungere. Nella scorsa stagione, in Serie C, Liverani ha preso in mano una squadra che poco aveva a che vedere con la sua filosofia calcistica – basti pensare all’assenza, in rosa, di un vero e proprio trequartista -, trascinandola verso la promozione senza mai eccedere nella ricerca dello spettacolo o della professione del bel gioco.
Conquistata la Serie B, a quasi un anno di distanza dal suo approdo nel Salento, un nuovo Liverani si è presentato di fronte a squadra e tifosi: non una parola per lasciarlo intendere, Fabio ha fatto sì che a parlare fosse sempre il campo. Nell’esordio 3-3 a Benevento, 2-2 subito dopo con la Salernitana. Sovrapposizioni e tiki-taka, inserimenti dalle retrovie e un atteggiamento costantemente offensivo: il Lecce di quest’anno non ha nulla a che vedere, dal punto di vista tattico, con quello che ha centrato l’obiettivo-promozione.
“Puntiamo ad una serena salvezza, divertendoci e mettendo le basi per un grande progetto da sviluppare in futuro”: qualche mese fa, a inizio campionato, in conferenza stampa Liverani decide di esordire in questo modo. Trascorse le prime settimane in Serie B, il suo Lecce comincia ad aggirarsi tra le zone alte della classifica, per poi sfruttare il mercato di gennaio arricchendo la rosa con rinforzi di alto livello: la società esce allo scoperto e annuncia pubblicamente l’obiettivo-playoff. Adesso, ad appena due settimane dalla fine del campionato, persino la promozione diretta sembra davvero a un passo.
E mentre il Lecce continua ad incantare i tifosi trascinato dalle giocate di Falco e Mancosu e dai gol di La Mantia, un’analisi della metamorfosi dei giallorossi non può che ricondurre a lui: Fabio Liverani, presente e futuro della squadra di Sticchi Damiani, alla quale si è legato con un contratto fino a giugno 2022 (LEGGI QUI). Mentalità vincente e palla a terra come punto di partenza, la Serie A e un grande Lecce come obiettivo finale. La strada è quella giusta, ma la forza dell’ex centrocampista di Lazio e Fiorentina non finisce di certo qui.
"#UNITISIVINCE": NEL LECCE DI LIVERANI SONO TUTTI PROTAGONISTI
Con uno sguardo alla formazione che ha battuto il Perugia, tutto si fa più chiaro: Riccardi in campo per la prima volta da titolare in Serie B, Arrigoni centrale difensivo in virtù delle emergenze scaturite dai tanti infortuni. Marco Mancosu, mezzala l’anno scorso e devastante sulla trequarti dallo scorso settembre, contro la squadra di Nesta è stato spostato a destra per coprire tutta la fascia. Il gigante La Mantia, 16 gol in stagione, rincorreva gli avversari e lottava su ogni pallone come pochi, pochissimi altri centravanti sono abituati a fare nel resto d’Europa. La squadra è dalla parte di Fabio, e chiunque di questo passo può diventare l’uomo giusto al momento giusto.
Così è successo al rinato Tabanelli (LEGGI QUI), riserva in Serie C ma strepitoso nel campionato in corso, o ancora all’eccellente Tachtsidis, che sembra tornato alla condizione dei suoi tempi migliori. In più, si pensi ai casi di La Mantia e Petriccione: un anno fa cercavano posto in Serie B, ora questo campionato sembra addirittura andare stretto a entrambi.
“E’ più merito mio o dei ragazzi? – ha commentato qualche settimana fa Liverani in sala stampa – Diciamo di tutti noi. Perché è chiaro che, nel momento in cui loro mi seguono al 100%, tutto diventa più semplice…”. Semplice. Persino sognare la Serie A lo è diventato, seppur da neopromossi e contro concorrenti del calibro di Brescia, Benevento, Palermo e Verona. Nessuno l’avrebbe detto a inizio stagione, ora in 25mila sono pronti per cantare al Via del Mare.
COMPLEANNO IN PANCHINA: I PRECEDENTI DI LIVERANI
Con il Palermo impegnato a Livorno, la tensione in vista del match contro il Brescia si fa sempre più alta. In caso di mancata vittoria dei rosanero, un successo contro Donnarumma e compagni, significherebbe per il Lecce ipotecare un biglietto che porta dritti verso la Serie A. Un regalo meritato per una piazza che conta quasi 7mila abbonati, un regalo anticipato per mister Liverani: a poco più di un’ora dal fischio finale, Fabio compirà 43 anni. Chissà se, anche stavolta, il suo compleanno porterà fortuna in casa giallorossa. I precedenti, finora, promettono bene.
Le prime candeline spente da Liverani su una panchina “italiana” risalgono al 29 aprile 2017, quando al Liberati di Terni i rossoverdi allenati da Fabio ottennero un pareggio per 0-0 contro il Carpi, conquistando così un punto fondamentale in ottica salvezza. L’anno scorso invece, alla guida del Lecce, l’1-0 contro la Paganese firmato da Marco Armellino ha regalato con una giornata di anticipo la promozione in Serie B ai giallorossi, proprio nel giorno del quarantaduesimo compleanno di Liverani: in quel caso fu festa doppia, anche se Fabio pareva essersi quasi dimenticato di dover spegnere le candeline. Domani, con un giorno di anticipo, toccherà infine al Brescia di Corini, nella sfida di vertice che potrebbe regalare ai giallorossi addirittura il primo posto in classifica.
In caso di vittoria, prima di stappare lo spumante, è possibile che Liverani decida di aspettare ancora un paio di settimane, rimandando la festa a… fine campionato. C’è un altro punto da recuperare sul Palermo, mollare sul più bello non sarebbe da lui: ancora un paio di capitoli da scrivere, poi la sua favola sarà finalmente completata. E a quel punto, ovviamente, si ripartirebbe da capo: come insegna Liverani, “bisogna sempre provare ad alzare l’asticella”. E se per riuscirci dovesse servire una nuova metamorfosi, nessun problema: ci pensa Fabio.