Le orme di Rojo, la rissa con un compagno e i problemi caratteriali: Jonathan Silva, il nuovo volto della Roma
La carriera di Jonathan Silva prometteva di decollare insieme al destino della squadra in cui crebbe, l’Estudiantes. Perché Jonathan fu contemporaneo di una generazione di talenti composta anche da altre stelle finite per giocare in Europa, come il Tucu Correa, Guido Carrillo, Gerónimo Rulli e l’amico Marcos Rojo.
Portato in prima squadra dal Toto Berizzo, fu lanciato ufficialmente da Mauricio Pellegrino nel 2012. Ma quell’Estudiantes non dominò il Sudamerica, smembrato rapidamente dalle cessioni dei suoi migliori calciatori. Silva abbandonò il Pincha per sostituire Rojo allo Sporting in Portogallo, dopo la partenza dell’attuale calciatore del Manchester United verso l’Inghilterra.
Lo stato d’animo di Silva non era però quello di un ragazzo che stava per centrare l’obiettivo più importante della sua carriera. Soffriva per la separazione dei suoi genitori e scaricava la frustrazione in campo con interventi troppo duri, spesso da espulsione. L’Estudiantes gli aveva addirittura affiancato uno psicologo, su consiglio del più esperto compagno di squadra Alayes.
A Lisbona conquistò la convocazione per l’Argentina, perché il Tata Martino, a causa delle poche risorse nel ruolo di terzino sinistro e di qualche infortunio, decise di chiamarlo per le amichevoli contro Croazia e Portogallo. Saltò così direttamente dall’under 17 alla nazionale maggiore senza passare per l’under 20, che di solito, in America Latina, è la miglior vetrina per i campioni del futuro.
La sua carriera europea si interruppe nel 2016, quando il Boca decise di riportarlo in Argentina. Le sue prestazioni non furono all’altezza della responsabilità della maglia che indossava, e Silva finì per perdere il posto da titolare a vantaggio di Frank Fabra. Nel frattempo si rese protagonista di una rissa in allenamento con il compagno Insaurralde e di un polemico post su Instagram in cui fumava con Pavón.
Così Guillermo Barros Schelotto decise di rinunciare a lui e gli Xeneizes non lo riscattarono. Tornò in Portogallo dove subì anche un infortunio al ginocchio, motivo per il quale la Roma è stata molto puntigliosa nelle visite mediche, poi superate.
Per ritrovare il cammino abbandonato, Silva dovrà convincere in Italia. Sperando di decollare insieme al destino della Roma.
di Tre3Uno3