Le leghe europee scendono in campo: “Ecco perché non vogliamo la Superlega”
Sembrerebbe una follia da fantacalcio, eppure c’è qualcuno che inizia a pensarci davvero. La “Superlega” di top club europei è oramai sulle bocche di tutti. Non è più un mistero il fatto che in Inghilterra ci sia stato più di un incontro tra alcuni club per approdare a una competizione per soli “ricchi” .
L’idea è stata lanciata dall’americano Stephen Ross – già proprietario dei Miami Dolphins – e sarebbe quella di riunire in un unica lega calcistica tutti i più importanti club europei sul modello della Nba americana, ovvero un campionato senza promozioni e retrocessioni che garantirebbe grossi compensi e match sempre spettacolari.
Ma c’è qualcuno che in Europa sta provando a puntare i piedi per impedire che ciò accada. Si tratta della EPFL, ovvero l’organizzazione che comprende e rappresenta 32 leghe europee, tra cui le “5 grandi”, ovvero la Premier League inglese, La Liga spagnola, la Serie A, la Bundesliga e la Ligue 1. “Il nostro scopo primario – spiega a gianlucadimarzio.com Georg Pangl, segretario generale dell’associazione – è quello di tutelare gli interessi delle leghe a livello internazionale. In qualità di rappresentante delle leghe europee, la nostra associazione siede ai tavoli delle trattative insieme agli organi di governo del calcio e agli altri stakeholders, per esempio in occasione di modifiche normative nonché nella definizione dei calendari delle competizioni internazionali”. E a proposito della Superlega ha un’idea molto precisa. “La scorsa settimana il consiglio di amministrazione della nostra organizzazione costituito dai rappresentanti delle principali leghe europee, si è riunito a Madrid e ha deciso di schierarsi fermamente contro la possibile organizzazione di una “Superlega”. La EPFL difende il sistema attuale dove i migliori club si classificano per le competizioni europee organizzate dall’organo di governo del calcio europeo – la Uefa – sulla base del merito sportivo. E così come si legge dal nostro comunicato ufficiale disponibile sul nostro sito internet, la nostra associazione sostiene il diritto di ogni club di mantenere vivo il sogno di competere ai più alti livelli”.
Al momento tutto quello che si sa lo si apprende solo ed esclusivamente da fonti non ufficiali, ma sta di fatto che più di un club europeo sarebbe interessato concretamente alla creazione di questo nuovo campionato per “ricchi”. Tra i promotori dell’iniziativa ci sarebbe Rummenigge che immagina una competizione con il suo Bayern e un numero ristretto di club inglesi, francesi, spagnoli, ed italiani. Tra questi Juventus e Milan, cosa che vorrebbe dire lasciare fuori altre big di Serie A come Inter, Roma e Napoli.
In attesa dei prossimi sviluppi anche la responsabile agli affari legali della EPFL Ornella Desiree Bellia ha aggiunto qualche considerazione sulle ragioni economiche che supporterebbero la chiara opposizione delle leghe alla formazione di una Superleague. “I campionati nazionali verrebbero indeboliti – ha spiegato Ornella Dersiree Bellia a gianlucadimarzio.com – e il loro valore diminuirebbe in maniera significativa. La “Superlega” potrebbe mettere a rischio l’attuale modello economico e gli equilibri dell’attuale mercato dei diritti audiovisivi causando una crescita del gap economico e sportivo esistente tra piccoli e grandi club. Per il momento però è difficile fare ipotesi concrete dal momento che si tratta solo di rumors e le poche informazioni che abbiamo sono quelle che trapelano dai media”. Insomma: un danno non del tutto indifferente, se questa nuova competizione determinasse la fuoriuscita dei grandi club dai campionati nazionali. A questo punto resta solo una domanda: riusciranno “i grandi del calcio europeo” a vincere questa battaglia?