Lazio, Farris: “Umiltà merito maggiore. Luis Alberto? Non ci speravamo più”
Ormai è quasi una consuetudine: Inzaghi urla, si sbraccia, si sgola. Poi rimane senza voce e davanti ai microfoni, nel post partita, va Farris, il vice. È successo anche dopo la vittoria con lo Spezia. Sofferta, arrivata all’ultimo col solito Caicedo: “E’ stato un finale concitato, loro ti mettono grande pressione per 70 minuti, poi tendono ad allungarsi – spiega Farris a Dazn. – La squadra è stata molto brava ad assorbire questa pressione. Nel primo tempo abbiamo avuto alcune occasioni, e sapevamo che sarebbe stato complicato creare con continuità”.
Il merito maggiore della squadra? Farris non ha dubbi: “E’ stata l'umiltà. Loro vengono a giocare con i loro concetti, non banali, e se non sei attento ti fanno male. Senza umiltà queste partite non le vinci”.
Il vice di Inzaghi ha poi spiegato la decisione di mettere Marusic nel terzetto difensivo: “Mancava spinta a sinistra? È un rischio calcolato: era una settimana particolare, con diverse assenze. Marusic ha dato disponibilità e sapevamo che a sinistra dovevamo alternare due forze”.
Su Pereira: “In questo momento sono altri due giocatori. Però quando metti in campo Lulic e Pereira ti aspetti che facciano la partita. In realtà Pereira si è mosso bene, come avevamo preparato. Volevamo momento simili a quelli che fa Luis Alberto. È stato frenato dal giallo: è un diktat di Inzaghi: i giocatori ammoniti vanno fuori, poi con 5 sostituzioni non vale la pena rischiare”.
"Da qui alla fine 10 finali"
Nel secondo tempo c’è stato spazio anche per Luis Alberto, per cui si temeva un lungo stop a seguito di un infortunio riportato in allenamento: “Ha dimostrato un attaccamento encomiabile. La distorsione sembrava grave. Però ha fatto 24 ore su 24 terapie ed è stato seguito bene dallo staff. Poi questa mattina, nell'ultimissimo provino, quando non ci credevamo più, ci ha dato disponibilità per essere almeno in panchina. Per noi sono 10 finali da qui alla fine se vogliamo arrivare in Champions”, ha concluso Farris.