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Lazio, Sarri: “Se il calendario continuerà a essere così smetterò di allenare”

Le parole dell’allenatore della Lazio Maurizio Sarri alla vigilia del match di Champions League contro il Celtic

Dopo la sconfitta per 2-0 contro il Milan la Lazio si prepara a sfidare il Celtic, match valido per la seconda giornata di Champions League. I biancocelesti sono per il momento terzi nel Gruppo E, a quota 1 punto grazie al pareggio contro l’Atletico Madrid. Alla vigilia della sfida contro il Celtic l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa e ai microfoni di Sky Sport.

 

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Lazio, le parole di Sarri in vista del Celtic

 

Sarri ha iniziato parlando del Celtic: “Il Celtic è la squadra meno fisica del girone, ha grande dinamismo, ritmi e intensità”.

 

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Sul “riscatto” dopo la partita contro il Milan: “Questa partita ha una storia a sé, bisogna pensare ai Champions. Non c’è nulla da riscattarsi perché siamo reduci dal pareggio contro l’Atletico Madrid, dobbiamo essere competitivi fino all’ultima partita del girone. Non dobbiamo cercare altre motivazioni”.

 

Sarri ha proseguito: “All’interno del gruppo c’è un bel clima, nonostante i risultati. Questo ci fa essere fiduciosi, ma anche preoccupati perché non riusciamo a capire cosa ci è successo. Io ho un’idea, ma non la dico”.

 

L’allenatore biancoceleste ha poi parlato ai microfoni di Sky Sport: “Mi aspetto di fare risultato perché in questo momento ne abbiamo bisogno per la classifica. Partita difficile, il Celtic viene da una partita persa in maniera discutibile e quindi bisognerà essere attenti nell’approccio”.

 

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Sulla Champions League: “Ce la siamo guadagnata. Vediamo di essere competitivi almeno nel girone fino alla fine”.

 

Sarri ha proseguito: “Il problema sono sia i gol fatti che subiti. I numeri delle nostre partite sono spesso in equilibrio, non possiamo gettare la croce solo sul reparto offensivo”.

 

Sul calendario: “Se il calendario continuerà a essere così smetterò di allenare, è un calcio che non mi diverte. Mi sveglio la mattina e non guardo più con chi giochiamo dopo 60 ore, è un delirio che non mi appartiene. In questo periodo facciamo diversi cambi di partita in partita, ma non ho deciso chi giocherà domani”.

 

Sarri ha concluso: “Vedo e parlo ogni giorno Fabiani, per me lui rappresenta la società”.