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Lazio, Pioli: “A Firenze per il riscatto. Bisevac? Giocatore esperto, ci darà una mano”

Pareggio interno contro il Carpi, ora si riparte. Lazio di scena a Firenze contro la Viola di Sousa, squadra ostica e piena di talento. Da Ilicic a Kalinic, passando per Borja Valero. Pioli deciso, l’obiettivo è vincere per riscattare la prova dell’Olimpico. Ecco le sue parole in conferenza stampa: “Voglio vedere un’altra Lazio, non abbiamo sfruttato l’occasione col Carpi. Ho fatto fatica ad accettare il pareggio, non siamo riusciti a sfruttare una situazione così importante. Ora contro la Fiorentina voglio una prestazione diversa.”

“Oggi mi sento come un genitore che ha ragazzi che vanno a scuola e non ottengono risultati, potrebbero fare di più. Ma la nostra stagione non è finita, i conti si faranno alla fine. Rimonteremo, ne sono sicuro. Vogliamo giocare in Europa anche il prossimo anno. In campionato abbiamo pagato l’assenza di continuità, semplice. Troppo altalenanti. Ora è importante vincere domani”.

Come si costruisce una mentalità vincente? Serve tempo, anche se le aspettative di quest’anno sono superiori. Veniamo da 5 risultati utili consecutivi. Cosa mi aspetto dal girone di ritorno? Molto di più, ne abbiamo le capacità”.

Continua Pioli: “Bisogna insistere in quello che stiamo facendo, è un lavoro positivo. I moduli? La squadra sa che non è la posizione in campo che può variare il nostro atteggiamento. Ho la massima disponibilità da parte dei giocatori. Fiorentina? Nessuna squadra è imbattile, dobbiamo attaccare gli spazi. Bisevac? Ragazzo sveglio, attento. Oggi ha disputato soltanto il secondo allenamento, ma è pronto. Abbiamo preso un giocatore esperto, di personalità, che sa stare in campo. Non penso giochi dall’inizio, se ci sarà bisogno ci sarà una mano. Recuperato Mauricio.

E ancora, conclude Pioli: “Fiorentina come la Lazio dell’anno scorso? Arriva da un percorso positivo, anche con Montella. Sousa ha trovato un’ottima base, perfezionandola. Meritano di stare dove sono, sono una squadra con grandi capacità. Se finisse oggi il campionato sarebbe un fallimento, dobbiamo fare molto di più. I ragazzi? Ho usato sia il bastone che la carota, ma non sono svogliati. Soltanto durante la prima partita col Bologna gli avversari hanno corso più di noi.