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Lazio, Inzaghi: “Sentiamo l’obbligo di restare a contatto con la Juve”

La Lazio non si ferma, conquista un altro successo e torna a -1 dalla Juventus. Nel lunch match della 25esima giornata di Serie A (dimezzata causa Coronavirus), i biancocelesti di Simone Inzaghi battono un ottimo Genoa per 2-3, conquistando altri tre punti fondamentali a tredici partite dalla fine del campionato. 

"Vedere protagonisti dei giocatori che non hanno la fortuna di giocare sempre è la mia più grande soddisfazione", ha esordito al termine del match Inzaghi. "L'esempio è Vavro, che ha fatto una buona partita in uno stadio difficile. Davanti a lui ha Acerbi, che non salta nemmeno un allenamento. Oggi è capitata l'occasione e lui l'ha sfruttata. Per non parlare dei vari Marusic e Cataldi, per cui vale lo stesso discorso. E' stata una gara complicata, che abbiamo giocato molto bene. Il Genoa era in salute, aveva fatto due pareggi e altrettante vittorie nelle ultime quattro partite. Aveva incassato un solo gol nelle ultime tre, noi oggi abbiamo fatto tre gol. Unico neo è non essere stati capaci di chiudere la partita prima", ha commentato.

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E sull'allarme Acerbi, assente all’ultimo allenamento, ha spiegato: "Acerbi ha avuto un problema giovedì, lo abbiamo tenuto a riposo. Lui voleva esserci a tutti i costi, poi nel riscaldamento ha sentito un dolore al soleo. Penso sia una contrattura che vedremo di smaltire prima della sfida di Bologna".

"Juventus? Palare degli altri è sempre difficile. Loro hanno fatto 60 punti, un ritmo incredbile come noi e l'Inter. Noi abbiamo l'obbligo di cercare di restare in contatto. Sono passate 25 giornate, 16 vittorie e 4 pareggi. Numeri incredibili, in altri campionati saremmo in testa. Qui abbiamo due rivali che sono due corrazzate, ma i ragazzi sanno che devono guardare a se stessi, cercando di crescere in ogni allenamento. Tutte le partite sono complicate in A. Poi è normale che gli scontri diretti fra le altre squadre ci possono aiutare".

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"Bene essere usciti dalle coppe? Non sono d'accordo. Per noi le coppe negli ultimi anni hanno rappresentato grandi soddisfazioni. Quest'anno abbiamo lasciato l'Europa League per colpe nostre e non solo. Con il Celtic ci ha condannato un rigore non dato. Dobbiamo prenderne atto, ora giocheremo solo una volta a settimana. Tifosi? Per noi importantissimi. Questa è un'altra giornata che rimarrà dentro, oggi a Marassi erano in 5mila. I miei ragazzi lo sentono, sono una nostra arma".

Infine, sull'emergenza Coronavirus che ha rinviato alcune partite a data da destinarsi ha aggiunto: "Siamo alle prese con un problema serio, per cui bisogna attrezzarci nel modo giusto. La prevenzione è importantissima, bisogna essere sempre monitorati. Credo che chi di dovere si sia mosso nel modo migliore".

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