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Lazio, chi è Vavro: il gigante con la passione dell’hockey sulle orme di Skriniar

L’ammissione è arrivata dallo stesso Vavro: “Mi piacerebbe seguire il percorso di Skriniar”. Le idee erano chiare già nel 2018, quando appena vinto il premio come miglior Under 21 slovacco sognava un futuro in Italia. Quel palco lo ha diviso con Hamsik premiato come miglior calciatore slovacco dell’anno, l’eredità derivava invece proprio dall’amico Skriniar, eletto miglior giovane appena 12 mesi prima. 

Le storie di Denis e Milan si incrociano da sempre, dal prossimo anno convergeranno in Serie A. Hanno iniziato insieme nello Zilina, in Slovacchia, quando Skriniar è passato alla Samp Vavro ha preso il suo posto al centro della difesa. Ora giocano insieme in nazionale e dal prossimo anno si sfideranno. Denis Vavro è un nuovo giocatore della Lazio, oggi ha svolto le visite mediche, ormai manca solo l’ufficialità. Un affare definito con il Copenaghen da circa 10,5 milioni che lo rende il difensore più pagato della storia del campionato danese. 

L’Italia l’ha già incrociata in due occasioni: quando lo scorso 6 settembre ha battuto gli azzurri di Di Biagio da capitano della Slovacchia Under 21 e quando nel preliminare della passata Europa League ha eliminato l’Atalanta con un calcio di rigore. Questa volta è arrivato per rimanere. Con la Lazio firmerà un contratto da 5 anni e farà coppia con Acerbi al centro della difesa. 

Come gioca Vavro 

Difensore roccioso classe ‘96, un gigante da 193 centimetri con la passione per l’hockey sul ghiaccio, sport che ha praticato da bambino. Non perde occasione per postare sui suoi profili social foto che lo ritraggono con bastone e caschetto e nel 2018 è stato uno dei due rappresentanti del Copenaghen ad un ricevimento di gala organizzato dall'ambasciatore slovacco al termine di una sfida di hockey contro la Danimarca. 

Si ispira a Skrtel con cui sperava di giocare almeno una partita in nazionale ed ha il vizio del gol. Di testa, con tiri dalla distanza e su rigore, Vavro segna in qualsiasi modo. Con lo Zilina ha collezionato 10 gol in 93 presenze, nelle ultime due stagioni con il Copenaghen ha segnato meno, ma la Lazio potrà contare su un’arma in più sui calci piazzati. Quest’anno ha saltato solo una gara, non si ferma mai, può contendere il ruolo di stakanovista ad Acerbi. Il fisico è la sua arma migliore ma una buona corsa e il senso dell’anticipo lo rendono un difensore difficile da superare. Inzaghi potrà schierarlo sul centro-destra nella difesa a tre o nei due centrali con lo schieramento a quattro. Vavro aspetta indicazioni e si prepara a rincorrere l'amico Skriniar.