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Fede, musica e pallone: Lazaro, l’esterno che piace all’Inter di Conte

Esterno di qualità e quantità, può coprire tutti i ruoli della fascia: alla scoperta di Valentino Lazaro, l’austriaco classe 1996 nel mirino dell’Inter di Conte.

Prima o poi tutto torna. Lo sa bene Valentino Lazaro, esterno nazionale austriaco, che a soli sedici anni si vide negata la possibilità concreta di trasferirsi a Milano, sponda nerazzurra. L'Inter nel 2012 era infatti interessata al giovane talento, ma la mamma bloccò l'operazione. E se la mamma dice no, è inutile insistere. Così il giovane Lazaro restò a Salisburgo con un nome da predestinato. A 7 anni di distanza assistiamo a una vera e propria Resurrezione. Il classe 1996 è infatti tornato prepotentemente nei desideri dell'Inter di Antonio Conte.

Nell'ultima stagione, Lazaro ha giocato con la maglia dell'Herta Berlino. Titolare inamovibile, in Bundesliga ha segnato 3 gol e fornito 7 assist in 31 presenze, portando la squadra della capitale all'undicesimo posto finale. Destro naturale, può ricoprire tutti i ruoli della fascia ed essere utilizzato all'occorrenza anche come mezz'ala. Forte nell'uno contro uno, fa dell'imprevedibilità e della velocità le sue armi migliori. Nel club della capitale tedesca ha giocato spesso largo a destra nel 4-2-3-1, segnando anche l'ultimo gol della stagione dell'Herta nella sconfitta con il Leverkusen. 

Con l'Inter di Antonio Conte potrebbe trovare spazio a destra nel 3-5-2, giocando a tutta fascia come spesso fanno gli esterni dell'ex allenatore del Chelsea. Dopo Lichtsteiner nella Juve, Moses nel Chelsea e Florenzi con la Nazionale, Lazaro potrebbe diventare un altro "soldato" di Conte, con qualità e tecnica di base superiore ai suoi predecessori. Nella sua evoluzione tattica, l'austriaco potrebbe seguire le orme di Moses al Chelsea, trasformato dall'allenatore italiano da ala offensiva a esterno a tutta fascia. E, all'occorrenza, persino terzino di spinta.


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Qualcuno lo ha definito il maggior talento austriaco in circolazione dopo David Alaba. Lazaro trascorre la sua adolescenza giocando a calcio nei settori giovanili di Graz e Salisburgo. Mamma greca e papà angolano, in Austria Valentino trova il clima adatto per crescere senza pressioni e mettere in mostra tutte le sue qualità. Ancor prima di diventare un calciatore professionista, si diverte a farsi filmare mentre completa alcune giocate da capogiro con il pallone tra i piedi. Lo stile sudamericano e la bandiera brasiliana in cameretta fanno quasi pensare a Ronaldinho, uno dei idoli dello stesso Lazaro. I suoi freestyle diventano virali su Youtube, molti ragazzini austriaci fanno dell'ala un modello da imitare.

L'acconciatura ricorda quella di Bob Marley. Le citazioni dello scomparso cantante giamaicano ritrovano vita nel cuore e nei pensieri di Lazaro. La musica scandisce le sue giornate. Michael Jackson, Eminem e Drake sono solo alcuni dei tanti artisti presenti nella playlist del suo telefono. Nelle foto fuori dal campo viene spesso immortalato con le cuffie intorno al collo. Concerti? Quando gli è possibile, Lazaro ci va volentieri: nel 2013, come "racconta" il suo profilo Instagram, è andato a quello di Justin Bieber.


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Dalla musica alla religione, la fede è un'altra compagna imprescindibile del percorso di vita di Valentino. Per dimostrare al mondo la sua fervente cristianità, si è tatuato la faccia di Gesù su tutta la spalla, in più una croce sull'avambraccio. Ovunque vada a giocare, gli piace vivere la città camminando per strada fermandosi a scambiare due chiacchere con chi capita. È uno dei tanti manifesti di una Berlino accogliente e multietnica. E chissà che, nelle prossime settimane, i suoi sorrisi e il suo entusiasmo non possano approdare nella Milano nerazzurra.

A cura di Riccardo Despali