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L’Atletico San Luis sulle orme… dell’Ascoli: il club messicano lascia segnare gli avversari in segno di Fair Play

Liga de Ascenso, campionato messicano. In campo si affrontano Coras e Atlético San Luis, per la dodicesima giornata. Il risultato è fermo sul 2-0 per i padroni di casa: gioco interrotto per un contatto fisico, palla restituita dagli ospiti agli avversari ma… Othoniel Arce, attaccante dell’Atlètico, non accortosi dell’accaduto, imperterrito si impossessa della palla e, indisturbato, si fionda a segnare il gol del momentaneo 2-1. Mille proteste in campo, con la mente che ritorna alla Champions League del 2012, quando in Nordsjaelland – Shaktar Donetsk Luiz Adriano fu protagonista di un episodio simile, punito addirittura da una squalifica nei giorni successivi.

Caos, lamentele e, dopo un breve consulto, la decisione più saggia e corretta: l’Atlético San Luis ha deciso che fosse giusto riequilibrare il risultato, permettendo al Coras di realizzare il gol del 3-1 senza alcuna opposizione: tutto, o quasi, come prima, e via al ripristino del Fair Play. Anche in Italia, nel 2009, si ricorda un episodio simile in Ascoli – Reggina, partita di Serie B poi terminata 1-3. Sullo 0-0, il centrocampista bianconero Sommese non si accorse di come i calabresi volessero buttare il pallone in fallo laterale per consentire il cambio dell’infortunato Valdez: azione proseguita, palla rubata ed indisturbato assist per Antenucci: 1-0, mille polemiche e rissa furibonda. Ma dopo 6’, in cui non si giocò a causa delle accese discussioni, Pillon ordinò ai suoi di lasciar andare in rete la squadra avversaria, in modo da riportare il risultato in parità con Pagano. L’unica pecca? Sfortuna ha voluto che ai tempi, in Serie B, il cartellino verde non fosse ancora stato istituito…

Alberto Trovamala