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“L’arbitro? Ha una cassa di birra al posto del cuore”. Contento e la parodia al suo mito Buffon: la storia del portiere che dorme con la maglia di Gigi

Le sue parole hanno fatto il giro del web con una rapidità impressionante e il video ha avuto un numero incredibile di visualizzazioni: si trattasse di una strategia di marketing ben studiata a tavolino ci sarebbe solo da fare tanti complimenti all’ideatore della campagna. Invece, dietro le parole di Michele Contento – portiere dell’Unione Fincantieri Monfalcone, club di Seconda Categoria friulana – c’è solo tanta amarezza per quanto accaduto al suo mito di sempre: Gigi Buffon. “Non si espelle un portiere di quarant’anni (…) al posto del cuore ha una cassa di birra“, le parole rilasciate da Contento durante l’intervista ad “A Tutto Campo” trasmissione che si occupa di calcio dilettantistico friulano in onda su Telefriuli. Il video diventa virale in un amen, milioni di visualizzazioni: commenti, condivisioni. Dietro il siparietto esilarante però c’è dell’altro e non certamente l’idea di sbeffeggiare il suo mito.

Per capire bene quanto accaduto e la storia di Contento bisogna fare un passo indietro, a domenica scorsa appunto. Gara di Seconda Categoria girone D Friuli Venezia Giulia, una sfida importante. L’Unione Fincantieri Monfalcone non perde da 62 turni e superando il San Canzian Begliano festeggerebbe in casa la vittoria del campionato. Al Boito il risultato appare scontato, ma dopo sei minuti Michele Contento, tra i migliori portieri del calcio friulano a livello dilettantistico, perde il pallone in maniera clamorosa e atterra l’avversario. L’arbitro Federico Monti Bragatin di Trieste concede rigore ed estrae il cartellino rosso. Il ragazzino Galessi che prende il posto del titolare blocca la conclusione dal dischetto ma il Monfalcone perderà comunque la partita due a uno. A fine gara Contento rilascia l’intervista divenuta ormai virale.

Michele Contento compirà 41 anni il 5 settembre e la sua passione è rimasta la stessa di quando ragazzino si avvicinava a questo mondo. A Monfalcone è il simbolo insieme Denis Godeas, attaccante che segnò a Buffon in un Juventus-Palermo nel 2006 e che ha fatto gol proprio domenica nella gara in questione. La battuta genuina rilasciata alla trasmissione ‘A Tutto Campo’ ha ottenuto successo e visualizzazioni, ma oltre le risate e l’ironia c’è una storia e non l’intento di sbeffeggiare, anzi, un modo per esorcizzare, da juventino, una settimana calcisticamente strana e culminata con una sua clamorosa papera.

Le analogie tra lo ‘sconosciuto’ portiere diventato star del web e il portiere della Juventus e della Nazionale ci sono eccome, con ovviamente le dovute proporzioni. Come Buffon è sceso in B con la Juventus, Contento dalla serie D è sceso in Terza categoria con il suo Monfalcone, quando per problemi societari dovette due anni fa rinunciare all’iscrizione all’Interregionale nonostante la salvezza conquistata sul campo. Come Buffon ha pianto per la sconfitta della Nazionale, Contento scoppiò in lacrime quando nel 2014 visse la retrocessione sul campo dell’Unione Fincantieri Monfalcone. E una volta riconquistata e mantenuta la categoria è stato costretto ad abbandonarla, scendendo nell’ultima serie del calcio con un nuovo obiettivo: vincere tutti i campionati dilettantistici regionali, lui che proprio in questa stagione ha mantenuto inviolata la porta per 1633 minuti. Perchè come Buffon ha i suoi record da conquistare, Contento ha ancora un suo grande obiettivo da raggiungere. Un portiere capace di vincere Promozione, Eccellenza, Terza Categoria e fra poco – con ogni probabilità – anche il campionato di Seconda categoria e il prossimo anno inizierà a 41 anni un’altra stagione per vincere l’unico campionato dilettantistico regionale che gli manca: la Prima Categoria. La parodia diventata virale non era lo scherzo ad un campione. Il portiere del Monfalcone è juventino, il suo idolo è proprio Buffon, dorme in camera con la sua maglia autografata. Contento ha scherzato in un programma locale che va in onda su Telefriuli, perchè nei dilettanti gli errori si possono ammorbidire nel post partita. Un modo per trasformare l’errore in un sorriso prima di tornare a parare e, naturalmente, festeggiare i prossimi successi bevendo una… cassa di birra!

A cura di Massimo Radina