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L’amicizia con Coman, Ali e Tyson come modelli e la doppietta al City: Dembele, storia di un predestinato

Segnare contro il Manchester City è sempre un’impresa titanica. Segnarne addirittura due però non ha prezzo. Piacere, Moussa Dembele: calciatore per passione, predestinato di mestiere. 20 anni appena compiuti ma col vizio del gol innato. 17 reti la scorsa stagione in Championship col Fulham, ora il Celtic se lo gode. E fiuta già una futura maxi plusvalenza, visto che è arrivato in estate a parametro zero. Pensate che sulle sue tracce c’era mezza Europa: Manchester United, Liverpool, PSG, Arsenal, Tottenham e persino la Juventus, ma alla infine ha optato per la sfida scozzese.

O meglio, pochi mesi prima aveva sposato il progetto degli Spurs sostenendo addirittura le visite mediche col Tottenham, salvo poi un ripensamento dell’ultimo secondo da parte del Fulham. Ora in Europa invece segna, prima di testa poi in rovesciata, contro Guardiola. Dalle partitelle notturne a Cergy, nei pressi di Parigi, con la strada a fare da sfondo ed i pali della luce da porta, alla doppietta contro i marziani del City. Che strana a volte la vita. Dopo aver visto in tv la finale di Champions del 2005 persa dal Milan contro il Liverpool si era promesso che sarebbe diventato un calciatore per vivere quelle emozioni, e così è stato. Col Celtic Park già entusiasta del suo nuovo beniamino non da oggi ma dal 10 settembre, quando grazie ad una tripletta nel 5-1 finale per i biancoverdi ha schiantato i Rangers nello storico Old Firm.

Tradotto: gloria eterna. Immortale. Eroe. Non per caso anzi, un vincente nato. “Il segreto del mio successo è nella mia mentalità: focalizzo le partite come Muhammad Ali e Mike Tyson facevano per i loro incontri”, con personalità da vendere. Ossessionato dal lavoro, poi: “Faccio sessioni di allenamento extra ed ho un personal coach”. Henry, Anelka, Ronaldo, Ronaldinho ed Eto’o i modelli di sempre: qualità ne abbiamo? Col sogno di diventare grande e Pallone d’oro, magari giocandosela con l’amico fraterno Coman, col quale ha condiviso 7 anni di giovanili nel PSG. E se a soli vent’anni ti permetti di profanare il mito di Pep con ben due gol allora sì, puoi permetterti di sognare in grande. Moussa Dembele: appuntatevi questo nome, ne sentirete parlare.

Alberto Trovamala