L’allievo di Morata che sta stupendo la Serie B, ecco Favilli: “Vi racconto l’esordio alla Juve grazie a Buffon e Marchisio. Arrivo in doppia cifra per tornare in A”
Radioso, luccicante. ‘Sfavillante’ di nome e di fatto, Andrea Favilli. Uno di quei talenti che hanno bisogno un attimo in più per farsi notare, ma che quando meno te l’aspetti ti colpiscono facendoti realizzare di aver di fronte un vero crack. Tanto da venire addirittura “paragonato a Vieri da due o tre anni, ma io sono me stesso, sono Favilli”. La prima ad accorgersene fu la Juventus, regalandogli l’esordio in Serie A contro il Frosinone poco più di un anno fa, appena diciottenne. “Il momento più bello della mia carriera – ha dichiarato Favilli in esclusiva per Gianlucadimarzio.com –. Che emozione quando vidi il tabellone luminoso col mio numero ed Allegri che mi disse ‘Complimenti, te lo meriti’. Non dimenticherò mai quando Buffon chiese a Marchisio di buttare la palla fuori per permettermi di entrare e Marchisio che non ci pensò due volte: sensazioni indescrivibili, furono dei veri signori”.
Faccia genuina da bravo ragazzo, Favilli. Tipo socievole che “fa amicizia in fretta” e che adora trascorrere le giornate coi compagni e con la fidanzata, Lucrezia. Ma che in campo si trasforma diventando sfrontato e spietato sotto porta. Sembra proprio che le lezioni con Morata abbiano sortito l’effetto desiderato: “Della Juve mi impressionavano Dybala e Pogba: due fenomeni sia tecnicamente che psicologicamente. Super professionisti in tutto. Ma quelli con cui ho legato di più sono Morata e Zaza: con Alvaro sono ancora in contatto e messaggiamo spesso, in allenamento mi dava un sacco di consigli”. Con tanto di selfie post esordio a dimostrazione di un rapporto davvero speciale.
Ora l’Ascoli si gode i risultati. Sono già 6 i gol realizzati quest’anno ma guai a sentirsi appagati: l’obiettivo è “la doppia cifra e la salvezza”. E pensare che la stagione era iniziata in modo problematico, per dirla con un eufemismo. Il non-riscatto della Juve ed il ritorno al Livorno, squadra detentrice del cartellino con la quale l’amore non è mai sbocciato, anzi: accuse su accuse ed una preparazione estiva praticamente non svolta, fino all’approdo all’Ascoli negli ultimi giorni di mercato. “Sapevo che i primi mesi sarebbero stati difficili, avevo bisogno di giocare. Anche l’Europeo Under 19 della scorsa estate l’ho affrontato al 70-80%, non stavo benissimo psicologicamente a causa dei problemi col Livorno: non mi hanno trattato come speravo ma guardiamo avanti e… chiusa una porta si apre un portone!”. Tradotto: la Serie A, dove “spero di arrivare prima possibile”.
Dicono infatti che la Juve sia tornata sui suoi passi ed osservi Favilli molto da vicino. Magari per far ricongiungere a Torino con un’altra maglia bianconera la giovane coppia Orsolini-Favilli, che tanto bene sta facendo ad Ascoli. Dove ormai il classe ’97 sembra essersi ambientato alla perfezione anche grazie all’amico di sempre, quel Cassata compagno di spogliatoio già nella Primavera della Juve: “Io e Francesco abbiamo un rapporto speciale: ai tempi della Primavera ci piaceva far scherzi ai più piccoli, ai quali nascondevamo sempre le scarpe! Ora però stiamo ben attenti, se no rischiamo di prenderle (ride, ndr)”. Ma ne siamo certi: a patto che continui a questo ritmo di gol gli verrebbe concesso qualche scherzetto in più anche da parte dei compagni più anziani. Perché di fronte a talenti così sfavillanti spesso è più semplice chiudere un occhio.