L’allenatore del River non potrà neanche accedere alla “Bombonera”
Una finale di Copa Libertadores storica: il River Plate affronterà il Boca Juniors. Ma qualcuno vorrebbe impedire queste due partite.
Il Gremio non ne vuole sapere: secondo il club brasiliano la finale dovrebbe essere Boca Juniors-Gremio. Ma non sarà così, a meno di clamorose novità in questi sei giorni. Il River è arrivato in finale grazie ad una storica ed incredibile rimonta consumatasi nei minuti di recupero, con un calcio di rigore assegnato a favore del club argentino per un fallo di mano molto discusso. Il Var però si è pronunciato a favore del River, scatenando una protesta incredibile che ha fatto addirittura intervenire la polizia al fischio finale per proteggere la terna arbitrale dalla protesta del Gremio.
Alla fine sarà Boca-River, ma il Gremio non ci sta. Ha fatto ricorso per giocare la finale contro il Boca, ricorso che però non è stato accolto dalla CONMEBOL. La decisione doveva arrivare entro le 12 locali di ieri pomeriggio, è arrivata alle 20.48, a notte inoltrata in Italia. Finita qua? Assolutamente no. Il Gremio ha minacciato di appellarsi ancora una volta, anche se sembra davvero improbabile un ribaltamento a meno di una settimana dalla gara d’andata, in programma per sabato prossimo alle ore 16 argentine (le 20 in Italia).
Una mano pesante che invece è arrivata nei confronti di Marcelo Gallardo, allenatore del River Plate, che nonostante la squalifica era andato comunque a parlare negli spogliatoi della semifinale di ritorno per incitare la sua squadra, mascherandosi per non farsi notare. Beccato dalle telecamere e dai delegati della federazione, l’allenatore argentino non potrà neanche accedere alla “Bombonera” settimana prossima, oltre ad essere squalificato per altre tre giornate (e 50mila dollari) in competizioni CONMEBOL. Lui se la vedrà dalla televisione, almeno l’andata. Boca-River non è ancora iniziata, ma le polemiche in Argentina non mancano mai.