Sogni e vittorie, nuovi inizi, ritorni da incubo e non solo: top of the week, una settimana di notizie in una notizia
Cannavaro diventa campione anche in Cina, ottenendo così la promozione nella massima serie nello stesso giorno in cui Marcello Lippi inizia la sua nuova storia con la panchina della Nazionale cinese. Come lui anche Pradè e Garcia cominciano una nuova avventura, rispettivamente con Sampdoria e OM. Suarez ritira il premio come miglior marcatore dell’annata scorsa, Puggioni fa il suo esordio con la squadra della sua vita e vince il derby di Genova. Momento difficile per gli allenatori di Manchester che hanno affrontato le loro ex squadre…
PRADÈ, LIPPI, GARCIA: NUOVI INIZI IN GIRO PER IL MONDO
Uno a Genova, uno (di nuovo) in Cina, uno in Francia. Settimana di annunci e di nuovi inizi per Daniele Pradè, Marcello Lippi e Rudi Garcia. Il primo è diventato il nuovo responsabile dell’area tecnica della Sampdoria; dopo Roma e Firenze con l’annuncio ufficiale della società blucerchiata è cominciata una nuova storia, così come quella di Garcia di ritorno in Ligue 1. Nella giornata di venerdì l’allenatore ha risolto il suo contratto con la Roma circa un anno dopo il suo esonero e poco dopo è arrivato anche il comunicato dell’Olympique Marsiglia che ha annunciato la sua nuova guida. Ieri, invece, la federazione cinese ha ufficialmente scelto l’ex ct dell’Italia per la panchina della Cina, un paese che l’allenatore già conosce dopo i successi conquistati con il Guangzhou Evergrande.
IL TIANJIN QUANJIAN DI CANNAVARO PROMOSSO IN SUPER LEAGUE
Da un italiano in Cina ad un altro, Fabio Cannavaro ha vinto il suo campionato con il Tianjin Quanjian ed ha così ottenuto la promozione in Super League. Un trionfo che lo stesso ex capitano della Nazionale ha festeggiato sui suoi profili social, al termine di una rincorsa cominciata alla dodicesima giornata di campionato. Cannavaro, infatti, era arrivato per sostituire l’esonerato Luxemburgo, la squadra era al dodicesimo posto in classifica (con appena 16 punti) e dall’arrivo del nuovo allenatore ha ottenuto una media di 2,6 punti a partita. Con il successo per 3-0 contro il Meizhou Hakka l’ex difensore ha così potuto festeggiare il successo, nel giorno in cui anche Ciro Ferrara ha raggiunto il suo traguardo, ottenendo la salvezza con il Wuhan Zall.
PUGGIONI, ESORDIO DA SOGNO NEL DERBY CON LA SUA SAMPDORIA
C’è una “storia nella storia” nel derby di Genova vinto dalla Sampdoria al termine di una partita bellissima. È quella di Christian Puggioni, titolare per la prima volta e vittorioso nella gara del suo cuore. Nato a pochi metri dal Ferraris, sempre con la sciarpa blucerchiata fatta dalla nonna al collo; il sogno sabato è diventato realtà, “complice” l’infortunio di Viviano: novanta minuti a difendere la sua Samp, in cui aveva giocato dai Pulcini alla Primavera prima di iniziare a girare per l’Italia. A Genova ci sarebbe potuto tornare in prestito (ma con la maglia del Genoa!) quando vestiva la maglia del Chievo: lui rifiuta e finisce fuori rosa, così nelle domeniche senza impegni può andare in curva a tifare Sampdoria, come faceva da ragazzino. “Mi hanno dato una chance, mi hanno regalato un sogno e io l’ho regalato a tutti i tifosi blucerchiati”.
SCARPA D’ORO A LUIS SUAREZ
Quaranta gol nel 2015 e seconda vittoria in tre anni. Luis Suarez ha vinto la scarpa d’oro come miglior marcatore della scorsa stagione, l’attaccante del Barça ha ringraziato i suoi compagni di squadra. Dietro di lui, ad otto punti di distanza, Gonzalo Higuain. Il premio è stato consegnato a Barcellona, il giorno dopo la vittoria per 4-0 contro il City. Successo in cui l’attaccante non ha segnato, ma pazienza: “Mio figlio mi ha chiesto perché, però era comunque contento dei tre gol del mio vicino di reparto”, ha raccontato Suarez. Per lui complimenti da tutto il mondo; uno, forse inatteso, anche dall’Italia. Patrice Evra gli ha infatti dedicato un post su Instagram definendolo “il miglior numero 9 del mondo”. Il difensore della Juventus ha così dimostrato di aver dimenticato l’episodio del 2011, quando l’uruguaiano gli aveva rivolto insulti razzisti che gli erano costati otto turni di squalifica.
MOU-PEP, DOPPIO RITORNO DA INCUBO
Doppio 4-0, doppia sconfitta. Guardiola torna a Barcellona contro il suo Manchester City e viene schiacciato dalla sua ex squadra. Merito (o colpa) del “suo” Leo Messi, che segna una tripletta, e di Neymar che chiude così la gara e sbaglia anche un rigore. L’altro ex Claudio Bravo completa la serata no degli inglesi con un’espulsione. Critiche inevitabili, ma Guardiola non cambia idea: “Giocando così ho vinto 21 titoli in 7 anni”. Trenta secondi sono invece bastati a Pedro per portare in vantaggio il Chelsea contro il Manchester United. Mourinho torna allo Stamford Bridge da avversario, ma questa volta l’accoglienza e il risultato sono ben diversi dall’ultima volta – quando con l’Inter sconfisse i Blues allora guidati da Ancelotti. 4-0 per la squadra di Conte che “accoglie” così l’ex padrone di casa e si porta ad un solo punto dal primo posto.