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La sfida con Zeman, le parole di Preziosi: Juric alla vigilia di Pescara-Genoa

Non nascondersi, tirarsi fuori da un momento difficile, dimostrare di essere uomini e di non aver paura di nessuno. Eccola la ricetta – svelata in settimana dal Presidente Preziosi in visita a Pegli – per tornare a sorridere e a vincere, a poco più di ventiquattr’ore dall’importantissima sfida di domani all’Adriatico. Appuntamento assolutamente da non sbagliare quello contro il Pescara di Zdenêk Zeman, che Ivan Juric alla vigilia dalla sala stampa del Signorini ha introdotto così.

“Quella di domani è una partita come tutte le altre, contro una squadra che ha cambiato allenatore e che ha doti tecniche fantastiche, che ha perso fiducia per colpa dei risultati e cerca di ritrovarla col nuovo allenatore. Hanno qualità immense dal centrocampo in su, pagano molto gli errori difensivi. L’arrivo di Zeman? Avrà dato un po’ di scossa alla squadra ma credo abbia avuto poco tempo per lavorare e fare il suo fuorigioco così alto, mi aspetto il solito suo 4-3-3. Più palleggio o più pressing per affrontarli? Penso tutte e due le cose”.

Su quello che chiederà domani ai suoi ragazzi. “Di giocare con tranquillità, di fare quello che fanno in settimana, consapevoli del brutto momento ma senza cercare singolarmente di fare tutto da soli. Squadra impaurita? Non credo, poi è umano essere più fragili un un momento come questo dove ti puniscono subito. Izzo condizionato dal processo alle porte? Dovete chiederlo a lui, io lo vedo concentrato e sta lavorando bene”. Capitolo infermeria. “Fisicamente manca anche Taarabt – affaticamento – oltre i soliti, poi gli altri ci sono. L’assenza di Veloso? Cataldi che lo sostituirà ha personalità per giocare bene, stiamo lavorando tanto con lui e sta capendo quello che vogliamo fare, normale che Veloso conoscesse meglio il nostro lavoro”.

“Ninkovic delusione? Assolutamente no, non sono deluso, ha avuto un problema di pubalgia per colpa del campo, però si sta allenando bene ed è in concorrenza con Palladino. Cambi in difesa? No, sarà difesa a quattro come al solito. L’importanza di Rigoni? L’abbiamo perso sia per infortunio e poi perché doveva fare il centrocampista e con lui in posizione più avanzata a livello di sostanza la squadra mi sembrava messa meglio. In questo momento dobbiamo essere tosti e Rigoni è perfetto. Se mi sento in discussione? Mi sembra si stia lavorando bene, stiamo inserendo i giocatori nuovi, sono concentrato molto su questo. Poi quello che dice il presidente fa parte del gioco ma non penso a quello”.