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La sfida con Inzaghi, il recupero di Ocampos e il dubbio Edenilson-Lazovic: Juric alla vigilia di Lazio-Genoa

Sosta ormai alle spalle, quella di oggi in casa Genoa è stata giornata di vigilia. Dopo lo stop per gli impegni delle nazionali, i rossoblù sono pronti a tornare in campo per la tredicesima giornata del campionato: avversario sul prato dell’Olimpico di Roma, la bella Lazio di Simone Inzaghi, in serie positiva da sei gare e lanciata verso le zone alte della classifica. Ad introdurre il match contro Immobile e compagni a poco più di ventiquattr’ore dal fischio d’inizio, l’allenatore del Grifone Ivan Juric.

“Cosa ci ha tolto e cosa ci ha dato la sosta? Abbiamo lavorato bene con quelli che son rimasti, i nazionali sono tornati senza infortuni – le prima parole dell’ex Crotone, che sull’avversario di giornata continua – La Lazio è di un altro livello, hanno fisicità e grande capacità di inserimento in attacco, quella di Inzaghi è una rosa molto valida. Affrontare la Lazio non è facile, perchè se li pressi alti loro ti puniscono con i velocisti. Dall’altra parte, se li aspetti più basso sono micidiali sui calci piazzati, non è facile trovare il modo giusto per affrontarli. Il loro giocatore chiave? Ne hanno più di uno: penso a Milinkovic-Savic, Parolo a centrocampo, mentre in attacco hanno giocatori che possono cambiare in qualunque momento la partita”.

Dall’avversario all’undici che domani scenderà in campo. “Orban o Munoz in difesa? Orban è un ragazzo in crescita e spero che continui così, in quel ruolo preferisco avere un sinistro. Edenilson o Lazovic a centrocampo? Tutti e due stanno bene, stanno lavorando nel modo giusto sia in fase difensiva che offensiva, è un dubbio al quale ogni volta penso, deciderò”. Sulle condizioni di Ocampos, a inizio settimana al lavoro a parte, e di Pavoletti via con la Nazionale ma non impiegato. “Lucas ha avuto lo stesso infortunio di Berardi penso, ogni tanto sente un po’ di dolore ma quando è tornato ad allenarsi con noi l’ho visto bene”.

“Pavoletti sinceramente avrei preferito lavorasse di più, veniva da un brutto infortunio e noi lo abbiamo messo in campo subito: in questi dieci giorni ha lavorato forse meno di quanto avrei voluto, piano piano ritroverà il massimo della forma, comunque sta bene. Ninkovic? Sta crescendo, ma proprio sotto tutti gli aspetti, vedremo poi come si svilupperà questo ragazzo. In quella posizione abbiamo molti ragazzi interessanti, ora stanno lavorando tutti bene”. A chiudere la conferenza una battuta sulle vicende extra calcistiche di Ntcham, fermato per l’ennesima volta alla guida senza aver conseguito la patente. “Per me è una cosa gravissima, con tutta sincerità. E’ giovane, è una leggerezza ma per me è una cosa grave e su questi aspetti il ragazzo deve crescere”.