La sfida al Sassuolo, l’intesa con Muriel. La fiducia di Giampaolo e l’idea di chiudere la carriera alla Sampdoria: parla Quagliarella
Sosta alle spalle, meno due al ritorno del campionato, che domenica vedrà la Sampdoria di Marco Giampaolo impegnata al Ferraris nel lunch match con il Sassuolo. Archiviato con due vittorie, un pareggio e una sconfitta il ciclo di ferro con Genoa, Juventus, Inter e Fiorentina, per i blucerchiati alle porte ora c’è un calendario sulla carta sicuramente più alla portata: ragazzi di Di Francesco a Genova, Crotone allo Scida. E poi le sfide dallo spettacolo garantito con il Torino dell’ex Mihajlovic e la bella Lazio dell’altro ex Simone Inzaghi. Tre gare su quattro in casa, nelle quali i blucerchiati potranno far valere il fattore Marassi. “Dove i nostri tifosi sono sempre speciali, non mancano mai di far sentire il loro sostegno – le parole di Fabio Quagliarella, presente assieme ai compagni Sala e Torreira presso il rivenditore ufficiale Joma Willy Sport per un incontro con i tifosi – Loro sono straordinari, alla domenica ci sono sempre e in settimana ti lasciano lavorare tranquillo e questo è importante e determinante per la crescita e la serenità dei giocatori”.
Tranquillità con la quale l’attaccante e i suoi compagni hanno potuto prepare la sfida di domenica contro un Sassuolo tra risultati e infortuni in difficoltà. “Nessuna partita però è facile, il Sassuolo è una delle realtà più belle del campionato, giocano un ottimo calcio, ci vorrà la miglior Sampdoria per fare risultato. Abbiamo avuto anche tanti ragazzi fuori per gli impegni con le Nazionali, speriamo abbiano recuperato al 100% perché avremo bisogno di loro”. Sul buon momento attraversato dopo le difficoltà iniziali. “Che realtà è la Sampdoria? Stiamo costruendo e stiamo crescendo piano piano, abbiamo tanti giovani e l’abbiamo sempre detto, non era un alibi quando le cose andavano male, c’è bisogno di tempo e di passare anche attraverso alcune sconfitte che ti fanno crescere: il progetto è un bel progetto, ci vuole tempo, ma qualche risultato si inizia a vedere”. Sul momento personale e l’intesa con Giampaolo. “Lui mi vede durante la settimana, mi impegno, all’inizio del campionato poi ho sempre fatto un po’ fatica, la mia carriera lo così. Io vado avanti, so che è così, ho un allenatore che crede tanto in me anche perché tatticamente, anche in fase di corsa gli do quel qualcosa in più, e poi mi conosce da dieci anni e sa benissimo quello che posso dare. Me l’ha sempre detto, sono rimasto sereno e cerco di riparare la fiducia in campo”.
Sull’intesa con Muriel. “È un gran bel giocatore, gli manca quel qualcosina che quest’anno sta avendo e i risultati si vedono. Io cerco di dargli una grossa mano, di parlargli, di fargli capire che basta veramente poco per diventare il campione che è”. Dall’intesa col compagno di reparto alla seconda esperienza a Genova e la possibilità di chiudere la carriera in blucerchiato. “Ha un significato bellissimo, qui mi sono sentito a casa. Come già detto c’è un rapporto speciale con i tifosi. Chiudere qui la carriera a me piacerebbe, stiamo parlando con la società e da parte mia c’è tutta la voglia di restare in questa piazza. Anche perché non dimentico che mi hanno voluto a tutti i costi e il rapporto speciale che ho con la tifoseria che per me è una cosa molto importante”.