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La ‘puntata’ di Dzeko, numero di Florenzi… E sono otto! Il racconto di Udinese-Roma

“Daje, bisogna vincere, oggi più che mai!”. Il pensiero dei tanti tifosi romanisti arrivati in Friuli. Pensiero condiviso dai colleghi bianconeri, alla ricerca di punti per allontanarsi da quell’incubo lì, che per scaramanzia preferiscono non nominare. E per protesta la curva friulana entra quindici minuti dopo il fischio d’inizio. Ma la beffa è servita un minuto prima dalla ‘punta di Dzeko’. Una puntata da nueve per pregare la maglia. Lo aveva chiamato Spalletti e lui ha risposto. Eccome se ha risposto!

L’Udinese prova a reagire. Tra i cori e quell’eloquente ‘fuori gli attributi’ che i tifosi scandiscono a più riprese. Ma niente, l’unico sospiro arriva dal gol del Carpi contro il Frosinone. E la Roma? Insiste, ci prova. Geometrie, dribbling e quei tre lì alle spalle di Dzeko che si muovono davvero per tutto il campo. Emozioni sì, ma nemmeno troppe. Duplice fischio e giù, una bella bordata di fischi per Karnezis e compagni.

La ripresa offre più o meno la stessa musica. Qualche occasione, poi a quindici minuti dal termine la magia di Florenzi. Ancora lui, laureato ad honorem in gol bellissimi. Controllo – splendido – a seguire e conclusione con l’altro piede sul palo lontano. Roba da stropicciarsi gli occhi, ‘ma cosa ha fatto?’ ripetono sulle tribune. E intanto, a bordo campo, un pezzo di storia che si riscalda: Totti e Di Natale insieme. Alla fine però entra Strootman e che boato dei tifosi giallorossi! Un boato che non viene interrotto nemmeno dal gol di Fernandes.

Alla Dacia Arena finisce qui, la festa della Roma di Spalletti (“Il tacco, la punta, il numero”, proprio come oggi e pensare qualche anno fa, in quella conferenza…) e la rabbia dei tifosi dell’Udinese, che ritirano indietro le maglie ai giocatori.