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La Premier League e il mercato via Whatsapp: lo stano caso di Joe Allen

Spiaggia e mare, relax post Europeo: che chiedere di più? Tutto tranquillo all’apparenza, ma all’improvviso… Vibra il telefono: messaggino su Whatsapp, è l’amico di sempre: “Congratulazioni per il tuo passaggio allo Stoke, caro Joe”. Sobbalzo improvviso dalla sdraio: “Dev’essere uno scherzo”, avrà pensato Allen, giocatore ormai ex Liverpool. E invece no anzi, dopo 4 anni i ‘Reds’ l’hanno venduto a sua insaputa, non proprio il miglior modo per lasciarsi: “È stato frustrante, sopratutto perché non mi avevano nemmeno comunicato se volessero cedermi o meno: non c’è stata molta comunicazione e non ritengo che sia il miglior modo di far mercato. – ha continuato il centrocampista gallese in un’intervista al ‘Telegraph’ – Non è stato il miglior addio possibile, ma non sono mai stato un sentimentale”. Non tutto il male vien per nuocere, però: “Al Liverpool avrei fatto fatica a giocare con continuità e non mi andava di aspettare squalifiche ed infortuni dei miei compagni per scendere in campo: sono entusiasta della nuova avventura allo Stoke!”. Soprattutto dopo l’ottimo Europeo giocato con il Galles rivelazione del torneo, dove Joe Allen è stato uno degli uomini chiave. Un altro anno al Liverpool, ma in panchina, non sarebbe stato il massimo, sopratutto considerati i 26 anni.

E allora via alla nuova avventura allo Stoke, grazie a quel messaggino su Whatsapp. Whatsapp, appunto, sempre più al centro degli affari di mercato: c’è chi, come Allen, ha saputo della propria cessione e chi, invece, proprio grazie ad un gruppo sulla famosa App ha tentato di convincere qualcuno a non partire. Stiamo parlando di Kante: gli ormai ex compagni del Leicester infatti avevano tentato di convincere il francese a non cambiare maglia proprio grazie ad un gruppo in suo favore, ma non c’è stato niente da fare: l’aspirazione e la volontà di tentare una nuova avvenuta in una big – il Chelsea di Conte – è stata troppo forte. Il mercato al giorno d’oggi è anche questo, ma venire a conoscenza di trattative via Whatsapp fa comunque un certo (strano) effetto…

Alberto Trovamala