La passione per l’NBA, i sogni di promozione col Pordenone. Misuraca, un ‘genero’ d’arte: “Il gol più bello? Il prossimo”
Tu chiamale se vuoi: ambizioni. “Essendo lassù, vogliamo restarci fino alla fine. Noi siamo i meno attesi lì ma non molleremo”. Secondi, a -1 dalla capolista Venezia nel Girone B di Lega Pro. Il Pordenone però non soffre di vertigini. L’obiettivo? Restare a quell’altitudine, mantenendo i piedi per terra. Come? “Puntiamo a migliorarci nel girone di ritorno”. Ne è sicuro Gianvito Misuraca, mezzala di Tedino, che in questa squadra gioca e si diverte: “Sì, è questo il ruolo dove mi trovo meglio e in cui mi esprimo al massimo – ha spiegato a GianlucaDiMarzio.com -. Infatti quest’anno oltre a giocare, mi sto anche divertendo”. Nell’ultima gara contro la Samb, per lui gol e rigore procurato: “Sono contento per la mia prestazione ma deluso dal risultato perché abbiamo fatto un’ottima partita e meritavamo di più. Qui a Pordenone c’è tutto per fare bene”. Secondo di due gol segnati finora in stagione (l’altro al Santarcangelo), ma quello più bello “è il prossimo”, non ha dubbi Misuraca.
La rete si gonfia e il suo primo pensiero va sempre alla famiglia (“è sempre vicino a me”), la compagna e il figlio. ‘Genero’ d’arte Misuraca, perché il padre della sua dolce metà è l’ex attaccante del Pisa Lorenzo Sacarafoni: “Ma non parliamo di calcio a casa, lo teniamo lontano, altrimenti le donne della famiglia ci cacciano”. A proposito di Pisa: anche Misuraca ha giocato all’ombra della torre. “E’ stata un’esperienza bellissima, c’è un grande pubblico. Che bella piazza. Quell’anno però era iniziato col mancato ripescaggio, eravamo una squadra allestita al meglio e con ambizioni altissime. E’ stato un gran rammarico per tutti. Pisa, per qualsiasi giocatore che ci passi, penso sia una piazza unica”. Prima della Toscana però c’è stata la vittoria del campionato Primavera in rosanero: “Eravamo tutti amici, tutti di Palermo. Un anno bellissimo. Lo scudetto ha raddoppiato la felicità di quell’anno, con molti di loro sono ancora in contatto. Perché eravamo e siamo amici, non solo compagni”.
Un altro capitolo della sua carriera poi l’ha portato in Slovenia, pur restando sotto contratto col Parma in un momento difficile per la squadra gialloblu e i suoi tesserati: “Al Nova Gorica anche è stata un’esperienza positiva: vittoria della Coppa, preliminare di Europa League. Mi sono ambientato subito, c’erano tanti italiani in squadra e gli sloveni che erano lì sono stati subito disponibili – ha spiegato Misuraca -. Col Nova Gorica segnai 8 gol in campionato (suo attuale record di gol, n.d.r.). Punto a quel record, ma so che non è facile. Però rinuncerei a questo obiettivo per farne di più l’anno prossimo magari in B col Pordenone sinceramente”. Pochi dubbi, idee chiare per Misuraca che è arrivato al Pordenone in estate dal Bassano e si è detto “felice di questa scelta. Il gruppo è la nostra forza, l’ingrediente principale per costruire una bella stagione”. Continuando a vincere, a segnare canestri da tre punti, insomma. E il parallelo col basket viene facile con Misuraca, appassionato della palla a spicchi: “Mi piace tantissimo. La mattina quando mi sveglio e riesco, guardo le partite di NBA che ho registrato nella notte”. Tifoso juventino, segue la squadra di Allegri quando può e i suoi idoli non potevano non essere bianconeri: “Zidane e Del Piero! Ma ho seguito anche un po’ Zauli”.
Da Palermo a Pordenone, passando per Pisa, la Slovenia e Bassano. Tra la passione per il basket, la qualifica da ‘genero’ d’arte e i miti in bianco e nero, Misuraca vola alto col Pordenone. Con l’obiettivo di migliorarsi ancora e i sogni di promozione perché “vista la classifica, qui ci pensano tutti”.