“La Juventus è difficile da lasciare: io sono uscito da Vinovo con le lacrime”. Juventus, i ricordi dell’ex Llorente
Juventus-Tottenham, countdown agli sgoccioli. Tra i grandi protagonisti del match dello Stadium potrebbe esserci Fernando Llorente, il grande ex che non si è certo scordato del suo periodo bianconero. “Sarà una sensazione bellissima” – si legge nelle pagine di Tuttosport – “Ho vissuto momenti indimenticabili, vinto cinque titoli, raggiunta una finale di Champions. Sui social i tifosi mi dimostrano tuttora grande affetto. Mi fanno sentire importante come se fossi stato lì non 2 anni ma 10. Ho parlato di Juventus-Tottenham con Marchisio e Lichtsteiner e pure con Giorgione (Chiellini). Sarà dura, mi aspetto due partite toste. Noi ci crediamo. Botte con Chiellini? Sono pronto e… abituato: mi sono allenato due anni con lui (risata). Giorgio gioca come si allena, è super professionale. Pazzesco. Vorrei averne undici di Chiellini in squadra. La difesa della Juventus è fantastica, per un attaccante segnare contro di loro ha il sapore dell’impresa”.
Llorente farà un regalo speciale al figlio: “Quando finisco di allenarmi con Kane e gli altri compagni vado a casa e ricomincio col mio bimbo: ha 20 mesi, ma vuole giocare soltanto a pallone. Gli ho comprato la maglia del Tottenham con la scritta Llorente e martedì, quando sarò a Torino per la Champions, ne approfitterò per prendergliene una della Juventus. Magari quella di Dybala. Con Paulo ho vissuto solo una preparazione estiva, mi è bastato: ha colpi che ti rubano gli occhi. Ho sentito che mancherà Matuidi, un giocatore che adoro: era il mio preferito del centrocampo del Psg. Con Paulo o senza, la Juve resta una potenza. Penso a Higuain, Mandzukic, Douglas Costa…”.
Più forte la Juve di Llorente o quella di quest’anno? “Cambia ogni anno, ma resta al top. Fare 102 punti in campionato come il primo anno in cui ero a Torino io sarà dura… Il Napoli sta disputando una stagione strepitosa, però penso che alla fine la Juve vincerà lo scudetto di nuovo. Me lo auguro: in serie A tifo per i miei ex compagni”. Sul Tottenham: “Siamo una squadra giovane, ma in crescita, e in Europa abbiamo già vinto contro il Real Madrid. Sogniamo di arrivare fino in fondo e sappiamo che per riuscirci bisogna battere i migliori, a partire dalla Juventus. La Coppa è strana, può succedere di tutto. Vale anche per la Juve: se passano, poi possono pure trionfare. Giocarsi il posto con Kane? E’ difficile perché è uno dei migliori al mondo. Ha segnato 56 reti nell’anno solare, più di Messi e Cristiano Ronaldo: chiaro, no?».
Higuain ha ritrovato la “fame” sotto porta: “E’ un pericolo perché è “on fire”, ha ritrovato fiducia dopo un inizio più complicato. Sarebbe stato meglio se avesse aspettato un altro po’… Pur non avendo mai giocato assieme, siamo amici Gonzalo ed io. Lo siamo diventati a Madrid quasi per caso, ci incontrammo al ristorante dopo una partita. E da quel momento siamo rimasti in contatto: quando ha firmato per la Juve mi ha chiamato per avere informazioni sulla casa, su Torino. E’ un grande il Pipita, un killer del gol. Però anche noi stiamo bene, vedrete che gioielli Dele Alli, Son. Con tutti questi talenti mi sento più giovane pure io”.
Rapporto con Allegri: “La scorsa estate ci siamo rivisti in un hotel in Sardegna. Abbiamo riso tanto. E’ un allenatore divertente a cui piace scherzare con i giocatori. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. La Juve è difficile da lasciare. Io sono uscito da Vinovo piangendo, con i lacrimoni. Ed è vero quello che ho sentito dire da Trezeguet: solo quando lasci la Juventus capisci davvero quello che avevi. A me manca tanto, ci tornerei sempre. E’ speciale perché, pur essendo un club enorme, all’interno è una famiglia. L’immagine della Juve è bella anche qua e io la innalzo ulteriormente: faccio una gran pubblicità…”.
Emre Can,il giudizio di Llorente: “E’ un grandissimo giocatore, completo. Ma non so di più”. Parole al miele per Buffon: “Di Gigi mi resterà sempre il suo carattere bellissimo. E’ il miglior capitano che abbia mai avuto. Ci siamo sentiti per i suoi 40 anni. Come ho detto a lui: è così in forma che può arrivare a 45 in campo”. L’intervista integrale sulle pagine di Tuttosport.