La dura legge dell’Amex: festa Brighton, United ko
Murray, Duffy, Gross. E la dura legge dell’Amex ha colpito ancora il Manchester United.
L’anno scorso era finita 1-0, quest’anno 3-2 ma l’epilogo è sempre quello: il Brighton in casa non è preda facile dei Red Devils. Anzi, sono proprio i ‘Gabbiani’ a diventare i cacciatori.
Mourinho però l’aveva detto: “Loro hanno praticamente la stessa squadra della passata stagione, hanno investito su pochi giocatori e sono migliorati. Sarà difficile, hanno anche un bellissimo stadio ed un pubblico incredibile”.
Per la precisione: 30.592 tifosi di casa, che con i poco più di 3mila supporter dello United l’hanno riempito in un pomeriggio da ricordare (nella costa sud certamente).
Inutili le reti di Lukaku – per il momentaneo 2-1 – e Pogba al 95′. ‘Bersagliata’ sui social la coppia di difesa Bailly-Lindelof, così come Mourinho.
Nella parte più rossa di Manchester infatti spopola l’hashtag #MourinhoOut. Sì, perché ora nemmeno allo Special One, dopo Wenger e Conte la scorsa stagione, viene risparmiato questo messaggio, già di tendenza su Twitter.
La stampa inglese qualche giorno fa aveva persino scritto di un’iniziativa dei tifosi per raccogliere ‘fondi’ necessari ad arrivare alla cifra di 12 milioni, affinché Mourinho possa essere esonerato.
Tornando all’attualità: da quando il portoghese è il manager dello United, il Brighton è il secondo avversario contro cui ha perso di più in Premier (il primo è il Chelsea).
Insomma, nella parte Red di Manchester il clima non è dei migliori e Mourinho non è più Special, bensì ‘The Finished One’ secondo alcuni. Finito come il suo ciclo allo United? Sarà da vedere, intanto ora si ritrova già a dover inseguire.