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La Boca di Diego, l’azzurra di Tardelli e la blucerchiata di Mancini: la top 10 delle maglie più belle

Prima di iniziare a leggere, guardate nell’armadio! Magari avete una delle 10 maglie più belle di sempre! Per giocare a calcetto il giovedì sera, andare allo stadio la domenica, per collezione o semplicemente per sostenere la propria squadra del cuore, chi non ha una maglia da calcio nel proprio armadio? Dalla rossa del Manchester United a quella blanca del Real Madrid, passando per la blaugrana del Barcellona: quelle di Ibra, Messi e CR7 sono sicuramente le più gettonate del momento, la storia dell’oggetto del desiderio di milioni di appassionati però è di quelle lunghissime. E a raccontarla attraverso una specialissima classifica è stato il magazine francese ‘So Foot’ che, in collaborazione con siti specializzati in divise da calcio vintage e da collezione, ha pubblicato una classifica delle maglie più belle di sempre. I criteri utilizzati per stilare la classifica? L’estetica, ma non solo. Importanza storica e l’effetto nostalgia suscitato sui tanti appassionati di pallone sono i criteri che hanno portato la casacca del Boca del 1981, quella indossata da un certo Diego Armando Maradona, ad essere considerata dai francesi la maglia più bella del mondo. Palla al piede o semplicemente maglia sulle spalle, ancora una volta El Pibe de Oro davanti a tutti.

Subito dietro agli Xeneizes? La risposta arriva niente di meno che dall’account ufficiale di Roberto Mancini: “La t-shirt dei primi anni 90, quella scudettata, con me e Vialli come fieri portabandiera, capace di vincere in Italia e in Europa e di sfiorare la Coppa dei Campioni 1992”. Maglia da più parti riconosciuta tra le più particolari della storia del calcio, capace di aggiudicarsi il titolo di maglia più bella d’Europa. La sua storia? È datata 1946, e racconta di una fusione: Sampierdarenese e Andrea Doria che decidono di diventare una cosa sola. Bianco e blu il colore della maglia dell’Andrea Doria, rosso e nera quella della Sampierdarenese. E ora che si fa? La soluzione diventa la maglia incoronata la più bella d’Europa: tenuta blu con strisce orizzontali bianche, rosse e nere. Eccola la casacca di Luca Vialli e Bobbi gol, quella dello storico scudetto blucerchiato.

Sul terzo gradino del podio dopo quella della Sampdoria del 1990? La maglia del 4-1 all’Italia del Brasile nella finale del Mondiale messicano del 1970. Via via tutti gli altri, con un’altra Nazionale ad occupare il quarto posto: è l’Olanda del 1974, battuta nella finale Mondiale dalla Germania. A chiudere la top five la splendida maglia azzurra dell’Italia del Mundial ’82 di Enzo Bearzot: quella dell’urlo di Tardelli. Dei Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo. Sesto posto per il Real del 1960, quello del presidente Santiago Bernabéu. La maglia era tutta bianca. Calzettoni compresi. Ma d’altronde quale altro poteva essere il colore? Più blancos che mai. Il Real di Ferenc Puskas e Di Stefano nell’anno della quinta Coppa dei Campioni consecutiva. Squadra stellare. Segue in settima posizione la maglia della Juventus del 1985, quella con cui i bianconeri alzarono la prima Coppa dei Campioni. La maglia indossata da Platini, Scirea, Rossi, Tardelli. Ottavo posto per la maglia degli Stati Uniti durante i Mondiali del 1994. Maglia ‘stellata’ quella con cui i padroni di casa hanno giocato il torneo nell’anno in cui il soccer non era più solo europeo o sudamericano e già si pensava a un campionato a stelle e strisce: la MLS. Al nono posto la divisa del Paris Saint Germain del 1974, anno a partire dal quale il club francese ha iniziato a vestire i colori con cui anche oggi calca i campi internazionali e di Ligue1: rosso, blu e bianco. Chiude la classifica la maglia dell’URSS del 1982. Uno stato che non c’è più, una nazionale che ormai è solo un ricordo. E forse è proprio questo rende speciale questa maglia. Ma tutte sono in grado di riportare alla mente un momento indimenticabili. Perché anche i ricordi possono essere… indossati.

di Marco Bovicelli e Guendalina Galdi